ATTO UNICO | Prefazione | Personaggi | Glossario | Ringraziamenti | Autore |
Ambientazione La nostra realtà contadina di un'ottantina d'anni fa. Famiglie poverissime, che vivono quotidianamente nel bisogno materiale. Regnano sovrani l'ignoranza e l'analfabetismo, ma anche la semplicità e la bontà dei sentimenti, nel rispetto delle tradizioni antiche e della morale religiosa. La scena si svolge in un ambiente modestissimo, la cucina della casa di Concetta e Pasquale, che con la loro figlia diciottenne Immacolata, detta 'Mmaculatèddra, costituiscono uno dei nuclei familiari coinvolti nella vicenda. L'altro nucleo familiare è composto da Fiorina e Vittorio, genitori di Francesco, detto Franciscùzzu, un ventenne di buoni propositi, e Virgilia, una bambina di dieci anni. Sono proprio loro, recandosi a far visita alla famiglia di Concetta, una sera dei primi di novembre, a determinare l'inizio della storia. Descrizione della scena La cucina è costituita da un camino, sempre in funzione, con un lume a petrolio, acceso, sul ripiano. Un tavolo, quattro sedie impagliate, mezzo sfondate e poco stabili intorno al tavolo; una quinta sedia, più piccola, è poggiata vicino al camino, con un mezzo mattone sotto un piede, più corto degli altri, risultando, quindi, praticamente inamovibile. Una credenza a cristalliera con bicchieri in vista, una lunga panca a cassettone: ecco completato il misero arredamento. Vicino alla panca, per terra, tre fiaschi di vino rosso, pieni, ed un orciuolo pieno d'acqua. Sulla verticale della panca, attaccati bassi al muro con dei chiodi arrugginiti, cinque filari di peperoni e tre di pomodorini rossi. |