ATTO UNICO Prefazione Personaggi Glossario Ringraziamenti Autore
FAME E PIDUCCHJ di Tonino Canonico


NOTE LESSICALI E GLOSSARIO
Si tengano presente, nella lettura, questi particolari:
   1 - sh- si legge sci, come nella parola scivolare
   2 - Conviene ricordare che nella comune accezione, ormai consolidata, del dialetto calabrese, tr seguito da vocale, come nella parola àtru (=altro), non determina un suono duro e secco, ma è opportuno considerarvi una nota dolce, come nella pronuncia della parola inglese TRUE
   3 - Similmente, ma ancora più dolce, se nel gruppo vocale è presente la d, come per esempio nella parola nùddru (=nessuno)
La parola cannish-trèddra (= cestino di vimini) presenta tutti e tre i casi. (N.d.A.)

ammèci invece
'nzùrtu colpo, malore improvviso e devastante
sciùaddru disastro
santa grazia desinare
ciùnchi storpi
jottarèddra pasto dei maiali, ottenuto coi resti di cucina
vajána letteralmente, baccello. Per estensione ...
mattunázzu tipo di mattone derivato da un impasto di creta e paglia,ottenuto pestando coi piedi questi ingredienti in una apposita fossa e poi componendo il tutto in forme di legno. I mattoni umidi si lasciavano essiccare al sole.
sazìeri mortaio per pestare il sale
scìppa tipo di zappatura profonda, solitamente usata per piantare le viti. (Taglia d'a scippa = limite della zappatura)
gliánna ghiande
mursìaddru spuntino di mezza mattina, consumato sul posto
arraganati l' arraganatura è un modo di abbrustolire i peperoni. Diventano buonissimi !
pizzicatèddra " un pizzico di ..."
"cùaddru 'ncuttu" letteralmente : collo incasciato
stijavùccu canovaccio di cucina usato per avvolgere il cibo
còntrji ferite, piaghe
frìttuli cotiche
scarafùagli residui di carne che derivano dalla cottura delle parti grasse del maiale nella fase di preparazione dello strutto
dissápita scipita, (senza sale, appunto!)
mammána ostetrica, levatrice
sìta garaganzìna seta d'organza. Tessuto finissimo
"fìat' u mìcciu" sospetto. Letteralmente : " fetore del moccolo " (proprio di candela appena spenta)
prùvula jánca quando i cacciatori preparavano le cartucce, usavano due tipi di polvere da sparo : la NERA, più debole e la BIANCA, più potente. L'allusione alla forza ed alla bontá del vino diventa palese
Fera d'a Conicèddra una Fiera delle nostre parti. Importantissima in passato, oggi praticamente sparita
"cer' i Ddìju" Letteralmente : immagine di Dio. Espressione usata per indicare generalmente ciò di cui ci si cibava (si noti la sacralitá che veniva conferita al cibo!)
Fìego una vallata realmente esistente dalle nostre parti
chjinèra terribile sciagura
'mprascáta tipo di carro lungo ed alto per il trasporto del fieno (assolutamente sparito !)
máttuli fasci di fieno intrecciati a mano (tecnica sparita)
parìcchju coppia di buoi che tirava il carro o l'aratro
sbanùtu "svanito" di testa, rimbecillito
"a' nnèsh-tra" oltre a ..."
anturèddra " poco tempo fa "
vrùjitu ronzio auricolare
sináli grembiule
gánghi molari
ziculìja da ZICULIARE, muoversi lateralmente, proprio di qualcosa non ben assestato, come appunto un "dente ballerino"
zìnn' i nìvi fiocco di neve
mulògna tasso (selvaggina dalle carni gustose e saporite)
" a'r'u máttulu " espressione molto paesana (e qui alquanto irriverente) per dire: " sta mangiando ..."
ciròma confusione
lancèddra orciuolo
truscè brindisi