SALVATORE ROGATO
Mi chiamo Salvatore Rogato, sono il terzo di cinque fratelli, figlio di Francesco
Rogato e Chiarina Camparota, nato a San Marco Argentano (CS) il 20.09.1937, nella
casa sita in Piazza Duomo, a quel tempo denominata Piazza Vescovado.
Ho frequentato l'Istituto Religioso delle Suore del Sacro Cuore di Gesù fino
all'età di sei anni, dopodiché ho frequentato la scuola elementare
del paese fino all'età di nove anni.
Non ho potuto terminare la scuola dell'obbligo dal momento che dovetti aiutare mio
padre, tornato poco tempo prima dalla guerra (la II Guerra Mondiale), al quale venne
data la licenza per la vendita ambulante di frutta e verdura, nonché la licenza
per la vendita di merceria e chincaglierie.
Sono consapevole del fatto che mio padre violò l'art. 731 c.p., ma ci tengo
a precisare che ciò non è stato fatto per sfruttamento, ma per il
bisogno economico che vi era a quel tempo.
Da sempre avrei voluto fare il meccanico, ma non potei dal momento che non avevo
conseguito la licenza elementare.
Nel 1954 mi iscrissi alle scuole serali ed ottenni la licenza elementare.
Nel 1955 frequentai un corso di musica, solfeggio e canti corali e imparai a suonare
la tromba grazie al Maestro Mario Tamburino.
Nel 1958 mi proposi come elettricista e andai alla Contrada Iotta, centro popoloso
di San Marco Argentano, per l'installazione della corrente elettrica, come promesso
dall'allora Sindaco dottor Francesco Talarico.
Nel 1950 io, con la tromba, Emilio Spadafora con la fisarmonica, e Antonio Cucchi,
con il trombone tenore, diretti dal Maestro Mario Tamburino e con la collaborazione
del Centro Cultura Popolare di San Marco Argentano, registrammo un brano per una
delegazione proveniente dalla Danimarca.
Nel 1960 partii per il servizio militare: il destino mi mandò a Trapani,
dove raggiunsi i fratelli Langella, Salvino e Raffaele, anche loro di San Marco
Argentano. Da subito entrai a far parte della banda del presidio e vi rimasi per
tutta la durata del CAR (Centro Addestramento Reclute).
Nel giugno di quello stesso anno venni assegnato all'Accademia Militare di Modena
come musicante e vi rimasi fino all'agosto del 1961.
Dopo il congedo militare ritornai a San Marco Argentano e vi rimasi fino all'aprile
del 1962, per poi emigrare nel Principato del Liechtenstein, dove trovai lavoro
presso una segheria.
Nel luglio di quello stesso anno mi trasferii in Germania, a Stoccarda, dove lavorai
come aiutante elettricista fino al mese di novembre, quando ritornai a San Marco
Argentano.
Nel gennaio del 1963 cominciai a lavorare presso l'officina del signor Pasquale
Florio: qui rimasi per un periodo più o meno lungo, dove imparai il mestiere
del saldatore; al termine il Maestro Pasquale Florio mi rilasciò un certificato,
che attestava la frequentazione della sua officina in qualità di apprendista
saldatore.
Successivamente lavorai presso l'officina del signor Salvatore Esposito e ricevetti
il certificato di meccanico.
Finalmente in possesso del suddetto certificato, mi presentai immediatamente all'Ufficio
di Collocamento affinchè la mia qualifica di apprendista saldatore venisse
sostituita con quella di meccanico, ma questo non fu possibile se non dopo aver
superato una prova d'arte, come richiesto dall'Istituto d'Arte di Cosenza; solo
allora potei aggiornare la mia carta d'identità con la nuova qualifica professionale.
Nel marzo del 1963 sostenni l'esame di guida a San Marco Argentano e lo superai
brillantemente.
Nell'aprile di quello stesso anno partii nuovamente alla volta del Liechtenstein,
dove trovai lavoro presso un'officina metalmeccanica, grazie al certificato di apprendista
saldatore rilasciatormi dal signor Pasquale Florio, e dopo soli due mesi passai
a far parte di un reparto di controllo saldatura.
Nell'agosto del 1963 conobbi una ragazza di nazionalità spagnola, ci innamorammo
e iniziammo a frequentarci.
Nel gennaio 1964 iniziai a frequentare un corso teorico e pratico di saldatura,
durato quaranta ore, e ottenni il rilascio del relativo certificato.
Nell'aprile di quello stesso anno mio padre e mio fratello Antonio mi raggiunsero
e iniziarono a lavorare presso la stessa ditta in cui ero occupato.
Nell'agosto del 1964 andai in Spagna per conoscere i genitori della mia ragazza;
subito dopo ritornai in Svizzera e ripresi a lavorare presso la medesima officina
metalmeccanica.
Grazie alla qualifica di meccanico potei ricoprire il ruolo di aggiustatore da banco,
ogni giorno inparavo cose nuove e diventavo sempre più bravo e competente:
imparai anche ad usare la fresatrice, la rettificatrice per tornio parallelo e la
stozzatrice.
Divenni un vero e proprio specialista grazie agli insegnamenti dei miei capi e dei
miei colleghi svizzeri.
Nel dicembre del 1964 tornai in Italia per far conoscere alla mia ragazza il mio
paese.
Nel gennaio del 1965 tornammo in Svizzera, nel Cantone San Gallen, dove restammo
fino al dicembre del 1966.
Il 7 gennaio 1967 ci sposammo nella Cattedrale di San Marco Argentano e successivamente
ci trasferimmo a Pioltello (MI), via Padana Superiore n.16.
Trovai lavoro presso una ditta di elettrodomestici, dal momento che ero specializzato
in quel settore e vi rimasi fino all'ottobre del 1967.
Nel mese di novembre tornai a San Marco Argentano per aiutare mio padre.
Le cose, purtroppo, non andavano bene, il guadagno era esiguo e non era sufficiente
per tutti e per tale motivo il 31 dicembre 1967 decisi di tornare a Milano.
Trovai subito lavoro come aggiustatore e fresatore sempre grazie ai miei cari capi
e colleghi svizzeri che mi insegnarono questo grande mestiere.
Qualche tempo dopo divenni manutentore meccanico.
Frequentai l'Ufficio Tecnico, dove si realizzavano anche macchine per l'uso proprio
dell'azienda.
Successivamente mi iscrissi ad un corso serale di disegno meccanico, che durò
due anni.
Nel 1970 mi iscrissi alla scuola serale per il conseguimento della licenza media:
lavoravo e studiavo.
Nel 1973 mi iscrissi ad un corso serale per conseguire il diploma di perito meccanico:
il corso durò tre anni.
Nel 1976 mi diplomai e realizzai il mio sogno.
Dal 1978 al 1980 fui messo in cassa integrazione e solo il 5.11.1980 ricominciai
a lavorare presso una ditta metalmeccanica, in qualità di capo officina:
facevamo le macchine per imballaggi.
Nell'aprile del 1981 affidarono a me e mia moglie un bambino di nome Giuseppe e
da allora ella rimase a casa per accudirlo.
Nel 1982 decisi di licenziarmi per poter stare tutti insieme: fu allora che decidemmo
di gestire un bar. Ancora una volta dovetti ricominciare a studiare per poter lavorare.
Successivamente mi iscrissi alla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura
di Pavia.
Il 25.3.1982 sostenni gli esami per le tabelle merceologiche I-V-VI-VII e di somministrazione
al pubblico di alimenti e bevande e ottenni risultati eeccellenti.
Io e mia moglie gestimmo il locale per circa sei anni e lo rivendemmo nel 1988.
Nel 1990 comprammo in Spagna un locale commerciale e nel 1994 ci trasferimmo.
Nel 1995, sempre in Spagna, aprimmo un Ristorante Pizzeria che intestammo a nostro
figlio Giuseppe Rogato.
Questa è la mia storia.
To be continued ...
Salvatore Rogato
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