Chi furono i primi mulinari di San Marco Argentano? Posso parlarvi soltanto di coloro che compaiono nei documenti
anagrafici ad iniziare dal 1810, anche se potremmo trovare qualche nome nel Catasto Onciario del 1754.
In tempi da noi non lontani, parlo del Novecento, almeno fino agli anni Sessanta, il titolo apparteneva di diritto alla famiglia Avolio, originaria di Fagnano Castello, al cui interno almeno due membri avevano sempre svolto questa attività. Uno di loro, di nome Umberto, mi è particolarmente caro perché continuò a macinare grano in un grande vano sottostante la mia camera di novello sposo, le cui pareti, il pavimento e il letto erano perennemente scossi dal tramestio delle macchine. Il frastuono e l'agitazione furono per alcuni anni preziosi custodi della privacy familiare. Si da il caso -ma forse non è un caso- che anche il primo mulinaro di cui abbiamo documentazione fosse di Fagnano Castello. Si chiamava Filippo Lombardi (allora con terminazione al plurale) ed era il lontano progenitore dell'omonimo sammarchese il cui padre Giuseppe è figlio di quel Filippo il cui padre Giuseppe era figlio del Filippo nato da Giuseppe il cui padre era proprio il Filippo Lombardi, mulinaro, nato intorno al 1770 a Fagnano, con cui abbiamo iniziato questa filastrocca genealogica. Se nella famiglia Lombardo si fosse persa la memoria dell'originario mestiere, oggi, dopo la pubblicazione di questa pagina di storia locale, tutti, ad iniziare dagli interessati, sapranno che Filippo e un tal Francesco, suo parente, furono tra i primi mulinari dell'Ottocento a San Marco Argentano. Dopo la morte di Filippo, avvenuta nel 1811 nel quartiere di Sant'Antonio Abate dove abitava, l'attività fu continuata per un decennio circa da Francesco, che fu l'ultimo dei Lombardi a svolgere questo mestiere. Era l'unico mulinaro in quegli anni? No, negli stessi anni, 1810-1811 è documentata la presenza di un altro mugnaio, Tommaso Pacello, anch'egli di Fagnano Castello. Abbiamo trovato notizia di un Naccarato, pure di Fagnano, mulinaro come il padre, vissuti entrambi nel Settecento. Viene da chiedersi il motivo di questa origine geografica e credo che essa sia dovuta alla presenza di mulini lungo il percorso più a monte del Fullone a confine tra i Comuni di San Marco e Fagnano. Le cadute d'acqua di due di essi, nel Novecento, furono utilizzate per le centrali elettriche che li avevano sostituiti. Dai registri dei matrimoni risulta che negli stessi anni esercitava l'attività di molinaro e di perito di campagna Nicola Pasquale, progenitore degli attuali De Pasquale. Qualche anno più tardi giunsero altre due famiglie i cui capifamiglia erano mugnai: Vincenzo di Tommaso e Antonio Libonati, entrambi nati a Rotonda, Comune in provincia di Potenza. Negli atti esaminati troviamo che alcuni mulinari abitarono in contrada Santopoli, certamente per la vicinanza del luogo con i vari mulini lungo il Fullone, in Santopoli stessa e lungo il vallone Santa Vennere. Ai nomi citati negli anni successivi se ne aggiungeranno altri; un elenco completo delle persone che svolsero questa professione si trova alla pagina Mestieri e Professioni del sito L'Ottocento dietro l'Angolo. San Marco Argentano, 11 luglio 2024 Paolo Chiaselotti |
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