LANZILLOTTA L'occasione per parlare della genealogia di questa famiglia scaturisce dalla ricorrenza del giorno di un matrimonio avvenuto a San Marco. Era il 25 giugno 1892, il giorno successivo la festività religiosa di San Giovanni Battista. Era un sabato quando la coppia di sposi, non più giovanissimi, si presentò dinanzi al sindaco per essere unita nel matrimonio civile. Lo sposo aveva festeggiato il giorno precedente il proprio impegnativo onomastico, essendo omonimo del precursore di Cristo, Giovanni Battista, anche se nella forma contratta di Giambattista. La sposa, dal nome liturgicamente meno impegnativo di Rosina, non aveva nulla da festeggiare, semmai da riflettere sui rapporti tra Stato e Chiesa, che a quella data non erano stati ancora affrontati. Può darsi che quel pomeriggio di sabato 25 giugno 1892 Rosina Fragale si sia chiesta perché il marito Giambattista Luigi Lanzillotta l'avesse condotta dinanzi ad un compunto signore per essere unita in matrimonio, dopo tredici anni di convivenza, sei figli e una settima gravidanza in corso. Forse il marito Giambattista Lanzillotta le aveva ripetuto per l'ennesima volta che si trattava solo di una formalità, visto che loro venivano dal Brasile, dove si erano sposati con tutti i santissimi sacramenti. Non so quale fosse l'umore dei due sposi, già accasati con prole, e voglio immaginare che l'unione civile non si sia svolta nelle forme canoniche, ma semplicemente con l'apposizione di una bella firma (e già perché entrambi avevano una bella grafia) sul registro dello stato civile. E i figli a chi furono lasciati in quella particolare circostanza? Forse era meglio portarli tutti, visto che anche loro dovevano essere trascritti nell'atto di matrimonio: Eduardo, Raffaello, Ersilia, Giovanni Battista, Ferdinando e in braccio alla mamma la piccola Maria Francesca. Così fu, in effetti, anche se quel cavillo del cognome difforme da quello del padre, non potè essere risolto in alcun modo: Giambattista Lanzillotta e Rosina Fragale dovettero rassegnarsi a dichiarare i cinque figli nati in Brasile con il cognome Lancellotti e solo la piccola Maria Francesca nata a San Marco con la zeta originaria. Per evitare un brusco mutamento di identità fu mantenuta la forma plurale che erroneamente era stata usata nei battesimi dei primi figli in Brasile, forse con la promessa che poi quella C col tempo si sarebbe trasformata in Zeta. Vana illusione coltivata per altri nati e alla fine abbandonata con la nascita degli ultimi due figli, quando Giambattista si impose perchè almeno l'ultima progenie riprendesse l'onorato cognome del padre. Passarono gli anni e i discendenti dei vari germani continuarono a chiamarsi con i cognomi loro assegnati: chi Lancellotti, chi Lanzillotti e chi Lanzillotta. Giambattista si rassegnò, del resto egli stesso era stato vittima di un alleggerimento del cognome rispetto agli altri fratelli registrati con cognome Lanzillotta, e lui Lanzilotta! Tutta colpa di questi cognomi lombardi, ossia originari del nord, e della scarsa attenzione degli ufficiali dello stato civile e dei parroci, questi ultimi pronti a ricordare che il battesimo era soprattutto un sacramento e che la perfezione non è di questa terra! Per rendere giustizia e dare degna soddisfazione a tutti coloro che portano a ragione o a torto questo difficile cognome riporto qui in basso l'atto originale della nascita di Giambattista Luigi Lanzilotta avvenuta a Fuscaldo, strada Croce, l'8 ottobre 1855 e dichiarata dal padre Raffaele Carlo Lanzilotta, sarto di anni trentasei, sposato con Pasqualina Seta di anni trenta, battezzato con il nome di Giambattista Luigi, cognome predetto, nella chiesa di San Giacomo Maggiore. Con buona pace dei vivi! San Marco Argentano, 25 giugno 2018 Paolo Chiaselotti Nella foto sopra Giambattista Luigi Lanzilotta. Clicca qui per vedere l'albero genealogico della famiglia. "GENEALOGIE" e "ACCADDE OGGI" sono due rubriche curate da Paolo Chiaselotti |
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