BATTAGLIA Oggi sposi. Stiamo parlando di Francesco Battaglia e di Maddalena Arcuri. Ventiquattro anni lui, ventisette lei. Siamo nel 1823. Cosa c'è di tanto interessante in questo matrimonio o nei contraenti o nella data? Assolutamente niente. Ciò che ha attirato la mia attenzione è il nome del padre dello sposo: Geronimo, che è una variante di Gerolamo o Girolamo, un nome niente affatto comune, anzi piuttosto raro nel panorama onomastico sammarchese. In tutto il diciannovesimo secolo solo quattro nati furono battezzati con questo nome, e tra essi un nipote dello sposo. Con l'esperienza che ho maturato leggendo i registri d'archivio dello stato civile, posso dire che i nomi insoliti sono spesso indicativi di famiglie più avvantaggiate sotto l'aspetto socio-culturale. Spulciando tra i nomi di antenati e discendenti scopriamo un altro nome insolito: Bonaventura, unico o quasi in tutti i registri delle nascite. Un altro aspetto interessante è rappresentato dal cognome, il quale è diffuso in tutte le regioni, ma maggiormente in Lombardia e subito dopo in Sicilia e in Calabria. Dovrebbe trattarsi di un toponimo, non solo derivante da Comuni in cui questo nome compare, ma probabilmente anche da generici luoghi in cui si svolsero scontri in armi. Non so perchè ma tra le immagini che avrei potuto scegliere per l'apertura di questa storia, ho istintivamente pensato al San Gerolamo di Antonello da Messina. Forse per quel leone (non visibile nel mio ritaglio) che il biblista scelse come suo simbolo e che mi ha ricordato la nostra città, ma anche per quell'aria che il quadro emana in uno stretto rapporto tra natura e cultura. Ma queste son solo sensazioni, mentre nella realtà scopriamo che Francesco era sarto, e all'occorrenza, o per un certo periodo, fu anche messo notificatore, il che comportava il saper leggere e scrivere. Dove abitava? Sotto la torre, nel quartiere del Casaletto, probabilmente nell'abitazione portata in dote dalla moglie, in quanto la famiglia di origine abitava nel quartiere Capo delle Rose. Due fratelli di Francesco, Domenico e Vincenzo, falegnami, sono citati nella Cronistoria come benemeriti per il sostegno al regime parlamentare del Regno di Napoli. Purtroppo, come spesso accade, meriti e benessere economico furono soverchiati da un atto scellerato commesso dalla primogenita di Domenico, che nel 1839 fu accusata e processata per infanticidio dalla Gran Corte Criminale. Non sappiamo di più, tranne il fatto che la giovane non era sposata e aveva da poco compiuto ventitre anni. La presenza di questo cognome a San Marco è documentata fin dal Seicento, in quanto compare un maestro Salvatore Battaglia domiciliato nel citato quartiere Capo delle Rose nel Resoconto delle entrate e delle spese delle Monache di Santa Chiara. Nel Settecento, come risulta dal Catasto Onciario del 1754, nello stesso quartiere furono censite due famiglie Battaglia, quella a cui apparteneva Francesco e un'altra, con capostipite Senatore Battaglia, anch'egli sarto, con il figlio Giacinto, notaio a contratto, e la famiglia di quest'ultimo. Un rapporto di affinità e documentazioni varie fanno riferimento a legami con il comune di Cetraro. Da un atto giudiziario del 1851 il sindaco di Cetraro dell'epoca, Giuseppantonio Battaglia, risulta oriundo di San Marco, per cui non è escluso che il ceppo Battaglia lì presente fosse lo stesso di San Marco. A questo proposito mi sovviene una curiosa circostanza: Costanza Battaglia figlia di Carlo Maria sposò Saverio Misuraca. Siamo nei primi decenni dell'Ottocento. Oggi alcuni discendenti di quest'ultima famiglia portano il cognome Battaglia: ma ignorano, così come lo ignoro io, se il loro cognome abbia origine dallo stesso ceppo di Costanza. Il nome di Carlo Maria, proprietario, compare in alcuni atti del Comune, con riferimento ai prezzi dei generi, fissati sulla base delle compra-vendite dei prodotti locali. Insomma, due ceppi con cognome Battaglia, probabilmente aventi origini comuni, presenti a San Marco fin dal diciassettesimo secolo: una bella storia, senza dubbio, che si interrompe nel 1851, con l'ultima registrazione di nascita. Si tratta di Salvatore che morirà appena maggiorenne. Con lui si estinse il cognome Battaglia, salvo poi a ricomparire un secolo più tardi, come un "forestiero", quando ormai i fili della memoria si erano spezzati nei luoghi e nelle persone. San Marco Argentano, 8 novembre 2020 Paolo Chiaselotti Vedi anche albero genealogico Battaglia |
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