BASILE



Nascere il giorno di Natale per chi è cristiano rappresenta senz'altro un evento lieto e significativo. Nel corso del diciannovesimo secolo mi sono imbattuto in trentasei casi (tra i quali due gemelle) di nati il venticinque dicembre.
Come ho spiegato in altre occasioni, la scelta del cognome di cui narrare la storia è affidata al caso e questo ha voluto che oggi io parli del cognome Basile. Il giorno di Natale dell'anno 1878 nacque a Ferdinando Basile e Nicoletta Pugliese il loro primo figlio.
Non gli fu dato nessun nome che ricordasse la santa coincidenza, ma l'unico nome che ricordava orgogliosamente il nonno paterno Carmine. Ferdinando, il padre, a costo di apparire ingrato o irriverente, non volle sottrarsi a quella tradizione che vuole perpetuata la stirpe non solo attraverso il cognome ma anche, e soprattutto, attraverso il nome. I Basile di cui parlo erano originari di Marano Marchesato, paese dal quale emigrarono a San Marco nella seconda metà dell'Ottocento. Non sappiamo se per primi siano stati i genitori di Ferdinando, Carmine con la moglie Angela Morrone, o i loro figli Ferdinando e Antonio. Ad ogni modo sappiamo di certo che nel 1878 la famiglia era già domiciliata a San Marco, precisamente in piazza San Giovanni (l'attuale piazza Selvaggi), come risulta dal certificato di morte di Carmine Senior in data diciassette aprile e dall'atto di nascita del nipote omonimo nel Natale dello stesso anno.
Dagli atti dello stato civile Ferdinando e Carmine risultano essere massari. Il motivo del loro trasferimento a San Marco non è documentato, ma alcuni indizi mi inducono a ritenere che, come per altre famiglie, ci dovesse essere un lontano parente o un affine che abbia fatto da tramite in questa loro scelta definitiva.
Sappiamo dal catasto onciario del 1754 che una famiglia Basile era già presente a San Marco, ma non abbiamo alcun indizio su un eventuale legame parentale con questo nucleo né con altri presenti fin da inizio Ottocento. Abbiamo invece un indizio che ci porta a credere che sia stato Fernando Basile il primo a giungere San Marco, per poi farsi raggiungere dai genitori e dal fratello Antonio. L'indizio è dato dal suo matrimonio con una giovane sammarchese, Nicoletta Pugliese, avvenuto il 30 dicembre del 1876. Sull'atto c'è scritto che lo sposo, un ventisettenne di Marano Marchesato, di professione massaro, era residente a San Marco. La sposa, più giovane di sei anni, era figlia di un altro massaro, Achille Pugliese, nato a Cervicati ma residente a San Marco. Sappiamo che Achille Pugliese aveva anche un'abitazione alla piazza di Basso, abbastanza capiente, tanto da poter ospitare nel 1862 il corpo di Guardia Nazionale (la polizia locale) in alcuni locali. Ritengo che l'abitazione fosse quella attualmente di proprietà della famiglia Di Cianni a lato del Museo Diocesano, un tempo chiesa di San Giovanni. In quella casa nacque il giorno di Natale Carmine Basile, il figlio di Ferdinando e Nicoletta, e nella stessa casa nacquero, tra il 1883 e il 1890, Vincenzo, Aquilina e Francesco. Il giorno della nascita di quest'ultimo non fu dei migliori, almeno sotto l'aspetto meteorologico: posso dirvi che quando nacque, il nove marzo, una domenica, alle ore 10 e venti, pioveva a dirotto, ma non chiedetemi perchè tra le tante annotazioni scritte negli atti anagrafici mi sia balzata agli occhi proprio questa. Fatto sta che troveremo i nomi della coppia finora registrata in piazza San Giovanni, niente meno che nel lontanissimo Brasile, a San Paolo, nella parrocchia della rua dello Espirito Santo, intenti a dichiarare la nascita della loro quinta creatura: Paolina. Era il tre giugno 1892. Qualche anno più tardi faranno ritorno San Marco, dove il diciannove gennaio 1895 nascerà il loro ultimo figlio, Giuseppe. La loro nuova abitazione questa volta non è più nella piazza, ma nel sottostante quartiere di Sant'Antonio Abate.
La storia dell'Ottocento finisce qui, ma lasciatemi dire che senza che io lo voglia mi capita spesso di conoscere il seguito delle mie ricerche e così ho scoperto che gli anni spesi a trascrivere dati spesso insignificanti sono diventati per molti discendenti un piccolo patrimonio di sentimenti e di orgoglio delle origini fino ad allora ignorate.

Voglio ringraziare vivamente i discendenti di Carmine, di Paolina, di Giuseppe per avermi reso partecipe della parte di storia successiva, gratificandomi della loro stima e amicizia. A tutti l'augurio mio e del loro paese di origine.

In alto le foto di Ferdinando Basile e Nicoletta Pugliese tratte dalla tomba di famiglia.


Per maggiori dettagli si vedano le pagine dedicate a questo cognome su L'Ottocento dietro l'angolo e alle altre famiglie citate nella storia sopraesposta.

San Marco Argentano, 25 dicembre 2020

Paolo Chiaselotti