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L'ANTISTORIA

RICOSTRUZIONE FONTANA DI SANTOMARCO


Particolare del canale di scolo delle acque di Santo Marco

Un particolare del canale di scolo delle acque della fontana di Santomarco


Nei giorni scorsi sulla "Gazzetta del Sud" è apparso un articolo riguardante un'esplorazione effettuata lungo la condotta idrica che porta l'acqua alla cosiddetta "Fontana Normanna".
Secondo i promotori dell'iniziativa si tratterebbe di un antico acquedotto normanno(?!) se non, addirittura, di un percorso sotterraneo che conduceva dalla torre alla Matina!

Se coloro che hanno guidato gli esploratori, prima di introdursi nel 'cunicolo misterioso', fossero andati a leggersi alcune notizie riguardanti la fontana, facilmente reperibili in rete, avrebbero trovato una decina di deliberazioni dal 1860 al 1862 sui lavori eseguiti a quell'epoca, tra i quali proprio una nuova condotta idrica.

Per sopperire a questa mancanza trascrivo quanto si può leggere in proposito sulla fontana di Santo Marco.

Oggi che sono li quattro del mese di Agosto 1860 in Sammarco.

... essendo l'acqua uno dei principali alimenti che da vita alla popolazione alimento che finora si è ottenuto dall'unica Fontana denominata Santo Marco.

Considerando che questa opera, attese le vicende dei tempi e lo sconvolgimento del terreno su del quale lo acquedotto che lo animava per lo passato si è tutto [o]struito e franato, è necessario che lo stesso sia costruito in piena regola affinchè tutte le acque nascenti dalla sorgiva venissero nello stesso raccolte, è utile darsi luogo ad un novello braccio. Ad ottenere tutto ciò non bastava solamente la ricostruzione dello solito acquedotto ma un braccio nuovo devesi ancora effettuare perlocchè assodata per tale opera una perizia il valore della stessa è ascesa a docati 559:60.

...

E ancora in un'altra deliberazione adottata dopo due anni possiamo leggere:

San Marco 10.09.1862, F.87 n.75

" essendo terminate le somme ... della Fonte Santo marco .... atteso i clamori e le giuste esigenze della Popolazione .... cosa fare ... Infatti trovandosi opportunamente sopra il luogo il machinista Antonio Ruffolo .. à opinato ...necessari altri ducati quattrocento quarantotto .... si terminerebbe non solo l'acquidotto ma benanche la vasca per condizionare la sorgiva e l'appianamento del vuoto lungo l'acquidotto col terreno rimosso e trasportato altrove. Il Consiglio ... si è conferito in Massa sulla faccia del luogo ... e si è convinto che l'opera non potrebbe completarsi con minor cifra di quella calendata .... e che se ciò non vegna pria della stagione invernale le opere fin ora costruite andrebbero in deperimento .... la costruzione ... si attribuisca a quello stesso perito Antonio Ruffolo.."


Voglio sperare che una volta per tutte si finisca di continuare la bufala della fontana normanna che, come sa benissimo chi l'ha inventata di sana pianta, è frutto di un'estemporanea attribuzione di identità a due protomi femminili che la ornavano.
Per smentire una simile puerile affermazione basterebbe chiedersi chi le avrebbe ordinate: il marito Roberto il Guiscardo?! il figlio di Alberada, Boemondo?!

Quando si afferma spudoratamente che la fontana ha origini normanne (e in questo le amministrazioni che hanno tollerato la presenza di un cartello con questa indicazione farlocca hanno precise responsabilità essendo la fontana di proprietà del Comune) bisogna provarlo adeguatamente attraverso documentazioni. È assodato che la facciata della fontana e le sue sculture non presentano indizi di tal genere, cioè non sono assolutamente di epoca normanna! questo sia ben chiaro. Se qualcuno puntava sulla condotta idrica per affermare l'esistenza di una fontana normanna debbo dedurne che trovava anch'egli impossibile che le sculture avessero quell'origine. Tuttavia, ripiegare su manufatti 'misteriosi' non è servito a nulla, in quanto è fin troppo evidente che l'acquedotto fu completamente costruito ex-novo tra il 1860 e il 1862.
Ma allora, si chiederà qualcuno, se esistevano già un acquedotto e una fontana, a che epoca risaliva la fontana originaria di Santo Marco? La conclusione è banalissima:
si tratta di una fontana del XVIII secolo, contemporanea alla chiesa omonima di cui ripete lo stile, rifatta nel secolo successivo e restaurata per opera dello scultore Bruno nel 1979, con l'eliminazione del frontone superiore e l'inserimento di nuovi materiali di abbellimento.

Visto che stiamo parlando di una fontana, direi di smetterla di raccontare sciocchezze, se non vogliamo ... affogare nel ridicolo! Ve lo dico in qualità di testimone diretto delle vicende che portarono a ritenere quella fontana molto più antica di quanto lo fosse realmente.

San Marco Argentano, 25 ottobre 2024

Paolo Chiaselotti
Tutta questa fantasiosa attribuzione risale alla fine del secolo scorso quando, lo scultore Bruno, che aveva lavorato (gratuitamente) al restauro della fontana di Santo Marco, volle dare un nome alle sculture che ornavano la fontana e, io presente, disse scherzosamente che la prima a sinistra era Sichelgaita, in quanto più adorna di gioielli, e l'altra a destra era Alberada nell'atto di mostrarle la lingua. Disse anche che l'avrebbe soprannominata la smorfiosa per questo suo gesto di scherno. Alla terza figura, quella centrale, mise il nome la Virtù perché priva di ogni ornamento.
Fu un gioco, un momento scherzoso per dare un nome a quelle sculture a cui lo stesso Bruno attribuiva semplici funzioni decorative ed apotropaiche, a 'guardia' da influssi maligni e inquinamenti. Del resto, essendo scultore e professore di storia dell'arte, non avrebbe mai attribuito a quei rilievi quasi dieci secoli di vita, sia per evidenza stilistica che per lo stato di conservazione della pietra, che sarebbe andata soggetta ad una ben più marcata usura del tempo e degli agenti atmosferici.
Una banalissima attribuzione, che fu, tuttavia, riportata su alcuni depliant turistici, attraverso i quali trovò rapida diffusione su vari siti che parlavano di San Marco Argentano. Da Fontana di Santomarco fu ribattezzata Fontana di Sichelgaita e con questo nuovo nome si diffuse la sua immagine su riviste e pubblicazioni riguardanti la storia di San Marco Argentano. Da fontana di Sichelgaita scaturì ... l'acqua di una fontana normanna. I pozzetti di ispezione dell'acquedotto costruito nell'Ottocento, essendo in pietra e mattoni, divennero anch'essi monumenti normanni!!

Per quanto riguarda i cunicoli, che agli incompetenti potrebbero sembrare 'antichi', basta dare un'occhiata alla fotografia in alto per rendersi conto che prima dei manufatti in cemento, tutte le opere erano realizzate con pietre, che i 'mastri' sapevano ben utilizzare come dimostrano i tanti muri a secco ancora esistenti.


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