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MELAZ E MARCO BOEMONDO (3° episodio)
Nella precedente puntata Boemondo e gli altri Cristiani attendono un ordine da Melaz sulla sorte di Dalimanno e
degli uomini di corte.
![]() Nel dire ciò la donna stava dalla parte cristiana. Dalimanno, invece, separatamente si consultava con i suoi. Quindi da dov'era disse: «Innanzitutto, figlia, vogliamo sentire il tuo consiglio». Ed essa rispose: «Vi dirò immediatamente ciò che ritengo utile. Fai pace con i Cristiani con patto di reciproca fiducia vita natural durante. Rilascia tutti i prigionieri che si trovano nelle tue terre e loro vi restituiscano coloro che sono nelle loro mani. A Boemondo, invece, e ai suoi uomini, grazie ai quali si è ottenuta la vittoria, assegna adeguate attestazioni di gloria per il servizio reso. Sappi ancora questo, che io sono Cristiana e voglio rinascere con sacramento della legge cristiana, e non vivrò più qui con voi. La legge cristiana, infatti, è santa e onesta; la vostra al contrario è piena di vanità e inquinata da tutte le brutture». ![]() Rafforzate le difese della rocca, della reggia e del muro intorno, perquisite le stanze grandi e piccole, e controllate gli ingressi affinché nessuno esca o entri senza la vostra autorizzazione. Se, infatti, mio padre uscisse da qui, radunerebbe tutte le popolazioni intorno e vi condurrebbe con un assedio spietato ad una ignobile resa o alla rovina. Pertanto rinchiudetelo assieme ai suoi in un'unica cella e costringeteli tutti, col necessario rigore, a venire a patti; ma, per quanto potete, impedite che la vostra mano sparga del sangue. Affido a te, o signore Boemondo, che sei il più esperto, universalmente apprezzato per maturità e sentimento, la prudente esecuzione di quanto vi ho detto. Da questo momento sarò vostra inseparabile sorella e sosterrò assieme a voi gioie e dolori nella fede del Signore Gesù Cristo». Nella prossima puntata sapremo se Boemondo seguì i consigli di Melaz oppure ... San Marco Argentano, 13 maggio 2023 Paolo Chiaselotti
Le immagini sopra riportate sono tratte da una miniatura la prima, raffigurante una scena di vita medievale, e da un dipinto di
Benozzo Gozzoli, raffigurante il sultano Al-Malik, la seconda.
Il testo soprariportato è una traduzione personale del racconto di Orderico Vitale. Testo consultato: "Patrologiae cursus completus: sive biblioteca universalis ...", Volume 188, di Jacques-Paul Migne 1853, "Historia ecclesiastica", Ordericus Vitalis, Tomus CLXXXVIII, pars III liber X cap. XXI, XXII, XXIII, pag.774 e seguenti (digitalizzato da Google) |
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