UN COGNOME FUORILUOGO: SAMMARCO Premetto che la famiglia di cui narrerò la storia non ha discendenti diretti oggi presenti a San Marco: l'ultima notizia che abbiamo di essa risale al 1853. Ciò non toglie che molti potrebbero trovare in essa lo spunto per una ricerca, mi riferisco a coloro che portano questo cognome e vivono fuori da qui, e altri qualche curiosità e forse qualche mistero. Il cognome, lo stesso della nostra città, o almeno della città di allora, Sammarco (ancora Argentano non era stato aggiunto), comparve nei primi anni dell'Ottocento, e non era originario del nostro paese, bensì proveniva da Bocita, una frazione di San Fili. Santo Sammarco non è, come potrebbe sembrare, un pleonastico appellativo del nostro santo patrono, ma è il nome e il cognome del capostipite, un bracciale sposato con una tal Chiara Vasto. Andarono ad abitare nel quartiere Sant'Antonio Abate, comunemente chiamato Sant'Antuonu. Per le nostre ricerche abbiamo dovuto consultare i vari registri d'archivio, di nascita, di matrimonio e di morte. Da questi ultimi abbiamo ricavato i dati che vi abbiamo detto, compresa l'età e la provenienza. Chiara era del rione dei Gesuiti, una frazione di San Vincenzo La Costa, un centro le cui origini ricordano le comunità valdesi e le loro persecuzioni. Ignoro quali siano i motivi che spinsero decine di famiglie a spostarsi dai loro paesi di origine per approdare a Sammarco, ma posso ipotizzare che le condizioni economiche qui fossero migliori che altrove, visto che i prezzi di acquisto e di vendita di molti prodotti locali rappresentavano la borsa commerciale dell'epoca nella nostra provincia: seta, grano, granone, vino ecc. Insomma un Sammarco venne qui per stare meglio di dove stava, questo è certo. A quanto pare, però, le cose non andarono per il verso giusto, perchè, nostante i figli della coppia avessero formato nuove famiglie, l'intero ceppo si estinse nell'arco di circa mezzo secolo. Un colpo decisivo lo diede senz'altro una qualche pestilenza o carestia che negli anni colpì la Calabria e altri territori e, infatti, il 1829 fu l'anno nero di questa famiglia. Morirono due figli della coppia, Maria e Paolo, già sposati con figli, e l'anno successivo, a gennaio, il marito di una figlia di Santo. Si erano sposati da appena un mese. Maria era morta proprio come oggi, il 20 settembre 1829. Insomma, se dovessimo interpretare queste morti con i criteri della superstizione, dovremmo dire che quel cognome non aveva trovato il posto giusto in cui mettere radici. Ma anche per quanto riguarda la devozione popolare, quand'anche la famiglia avesse voluto rivolgersi al santo di cui portava il nome, avrebbe trovato le porte della chiesa sbarrate perché sconsacrata per precedenti profanazioni. La voce popolare, poi, aveva esteso l'applicazione delle norme canoniche ... all'intero quartiere, definendolo scomunicato. Insomma se i Sammarco abbandorano per sempre questi luoghi non avevano tutti i torti. Per saperne di più vedi la pagina della famiglia SAMMARCO |
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