ERA IL 21 GIUGNO 1897 ...



Iniziamo la storia di oggi con questa bella immagine di una distesa marina, perchè essa segna l'inizio e la conclusione del racconto. Solo che non si tratta della stessa spiaggia, bensì ...
Andiamo con ordine, anzi no, partiamo dalla fine che è più affascinante. Siamo in Florida, in una località balneare, dove un tempo vi abitavano gli indiani Tocobaga. Ockunzzi scruta l'orizzonte. Scusate forse la stiamo, o meglio, la sto prendendo molto al largo la storia di oggi.
Immagino che vi sarete chiesti cosa c'entra un capo indiano dal nome impronunciabile con noi!
Avete ragione. Anch'io ignoravo chi fosse, prima di scoprire che ... Abbiate un po' di pazienza, perchè se mi mettete fretta non riesco a concludere questo intricato rapporto tra la nostra terra e quella degli indiani Tocobaga.
Forse è meglio partire dalla data che ci interessa: il 21 giugno, che segna anche l'inizio dell'estate, e non è un caso! Vacanze, mare, spiaggia, ombrelloni sono le immagini che subito ci corrono alla mente, e siccome a San Marco non c'è il mare, pensiamo subito ad una delle spiagge che più frequentavamo da ragazzi, o almeno che io frequentavo: Cetraro.
Bene. Seguitemi.
Il 21 giugno del 1897 a San Marco Argentano nasce Vincenzo, uno dei tanti protagonisti della mia storia infinita che si chiama L'Ottocento dietro l'angolo, pubblicata sulle pagine web del sito www.sanmarcoargentano.it
Assieme a Vincenzo ci sono i nomi dei fratelli e delle sorelle, tutti nati nelle contrade Rinigli-Malosa a valle del paese. Ci sono anche i nomi dei genitori: da dove vengono? Sono "citraruoti" come venivano chiamati a San Marco i cetraresi. Nella storia delle famiglie sammarchesi inserisco anche questa, con i pochi nomi trovati negli archivi dello stato civile, senza sapere altro di loro e della loro origine familiare.
Bene. Qui entra nella storia il capo indiano Ockunzzi ... Una e-mail dalla Florida, più precisamente da Indian Rocks Beach, mi chiede se i citati signori da lui trovati su internet sono suoi parenti?!!
Fermatevi un attimo a riflettere, e immaginate di essere stati voi al mio posto. La prima cosa che avreste fatto, e che tutti noi facciamo, è di andare a vedere dove c... si trova Indian Rocks Beach. Se mi dite che già lo sapevate, o vi ho già raccontato la storia, o mentite! E poi avreste subito digitato quello strano, impronunciabile, cacofonico nome per sapere con chi avete a che fare. Ma soprattutto vi sarete chiesti: dove posso trovare tutti i nomi e cognomi delle persone che si imbarcarono sulle tre caravelle ?? Un discendente di calabresi giunto in America ai tempi di Cristoforo Colombo o una figlia nostra sposata con un indigeno convertitosi al cristianesimo?!
Calma, vi prego, calma. Non facciamoci prendere dalle fantasie e stiamo con i piedi a terra, e proprio il caso di dire.
Per prima cosa facciamoci ripetere per bene, lettera per lettera quel nome: O C K U N Z Z I. Ora non vi sembra di leggervi qualcosa di familiare, che so, come parte di un cognome a noi noto ma un po' storpiato?
Esatto. Avete azzeccato il cognome giusto: O C C H I U Z Z I.
Ora tutto diventa più chiaro. Il signore che ci scrisse per avere informazioni sulle sue origini non era affatto un capo indiano, ma il proprietario di un resort su una delle spiagge più incantevoli della Florida, nella baia di Tampa.
Potrei dirvi il seguito della storia, ma ci vorrebbe un'altra pagina e forse un'altra ancora. Vi dirò soltanto che il signor Bill Ockunzzi è parente del Vincenzo che ha dato spunto a questa storia, nel senso che quest'ultimo e Nunziato, suo bisavolo, nato a Cetraro, erano fratelli. Aggiungerò che venne qui a San Marco per conoscere luoghi e componenti della sua storia familiare e che tutto si concluse con un buon bicchiere di vino, alla maniera sanmarchese per capirci.
A Malosa, a casa di Antonio Occhiuzzi, ovviamente, nipote dell'ultimo fratello di Vincenzo e di Nunziato.

San Marco Argentano, 21 giugno 2017

Paolo Chiaselotti