ERA IL 20 LUGLIO 1865 ...
Quattru scaffi 'nta faccia
È l'espressione dialettale usata come minaccia e nello stesso tempo per esprimere
disprezzo rivolta ad una persona verso cui si ha un qualche risentimento.
Linguaggio da trivio o da osteria, sostituito oggi con espressioni forse più
colorite e anche più cattive, ma in parte stemperate dal veicolo di comunicazione
non più orale e diretto, ma virtuale.
La storia, pur grave nella sostanza, ha un risvolto comico, alla Totò, da
macchietta napoletana insomma. Immaginate di avercela con qualcuno e minacciarlo
di prenderlo a schiaffi, poi per dimostrargli come farete date un ceffone al primo
che passa. Un po' Totò e un po'
Amici miei atto secondo. Ma andiamo
al fatto.
Siamo in estate, fa caldo, si suda. Il sindaco Saverio Manfredi sta rientrando dalla
casa comunale, mentre sta salendo le scale un messo lo avverte che lo cerca il tenente
Garneri. Dov'è? È all'osteria di Giuseppe Arcuri. Che vuole? Non lo
so, è assieme ad un altro ufficiale, mi pare il capitano.
Sentendo che c'era anche il capitano il sindaco pensa immediatamente a qualcosa
di grave. Si precipita alla piazza di basso, entra nell'osteria e seduti ad un tavolo
vede il capitano e il tenente.
Accomodatevi sindaco. Grazie, ma è tardi, ch'è successo? Mangiate
con noi. No grazie, mia moglie ha già preparato e mi aspetta. Allora solo
un bicchiere di vino, fresco. Va bene, accetto volentieri, ma mi hanno detto che
il tenente mi cercava. Sí. E il motivo? Ve lo dico subito dopo che abbiamo
bevuto. Oste, vino e ghiaccio, e subbbito! Un attimo che vado a prendere dell'altro
ghiaccio. Come? e quello che c'era? L'ho portato all'altro tavolo. Come, a quelli
prima che a noi?! L'avevano chiesto prima di voi.
Ah, sí? e allora, tieh e tieh !!
Nella stanza risuonano due forti ceffoni dati dal tenente all'oste Giuseppe. Il
sindaco: ma signor tenente ... Ce ne sono altri due anche per voi !! se non mi trovate
subito un alloggio degno del mio grado!
Due ore più tardi, in casa del sindaco.
E poi?
E poi me ne sono tornato a casa. A me, a me sindaco, tu mi minacci, ma chi cazzo
sei? da dove cazzo vieni? chi t'ha mandato? tenente?!? di questi coglioni!
Sinnacu carmati! carmati ca dumani chissu è già alla casa sua!
Eh, ca mi fussaru caduti i manu quannu haiu vutatu
SÌ allu prebbiscitu:
Re galantuomo! Puttanieru!!
Sinnacu, carmati, ca pur'i muri tenanu i ricchi.
Puttanieru, perché un c'ha du' tu na casa, anzi nu casinu, allu tenente di
cazzu!!
Sinnacu carmati, carmati ca haiu già priparato a delibera. Asulia:
Considerando che l'offesa in persona del Sindaco ferisce di rimbalzo la dignità
del Paese e l'onore di tutti i cittadini e fa ricorrere il pensiero ai tempi del
dispotismo ricordando l'arbitrii perpetrati dai mercenari della tirannide.
Considerando che la condotta del Luogotenente Sig. Garneri verso il Sindaco urta
la Legge non solo, offende il Municipio e degrada il decoro militare con grave scandalo
del pubblico. Considerando che in vista dell'indignazione e del fremito dettato
nel Paese da un fatto tanto grave avrebbe potuto dar luogo a disdicevoli inconvenienti
ai quali si è inteso ovviare per amore di tranquillità e per ossequio
alla legge.
Considerando cosa opportuna e convenevole muovere risentimenti all'Autorità
Superiore nel fine di ottenere una condegna soddisfazione che ripari l'ingiuria
al Sindaco e l'offesa all'Onore Cittadino
Ad unanimità
Ha deliberato e delibera che in esecuzione della relazione fatta dall'assessore Talarico
Vincenzo si manifesti al Prefetto il voto della Giunta diretto ad ottenere una onorevole
riparazione, indirizzando all'uopo le più vive e calde esortazioni affinché
non resti inulta la tanto grave offesa al Municipio e alla Legge.
Delibera in conseguenza che copia del presente si spedisca con espresso alla Prefettura.
Chi ti ni para Save' ?
U sa chi ti dicu ... (irripetibile). A tutti vi ho pregato: truvatici na casa, truvatici
na casa, truvatici na casa.
Ma ...
Vicie', tu, Cannila e u Perri, tri palazzi i casa aviti, a tri piani. Ci vulia tantu
a di': ecco, questa è una stanza per il tenente Garnieri, Guarnieri o cumi
cazzu si chiama iddru!! ...
Quanto detto sopra dal sindaco Saverio Manfredi sono solo voci, voci da osteria;
gli unici che potrebbero confermarle sono Gaetano Perri, Vincenzo Candela e ovviamente
Vincenzo Talarico, ma purtroppo sono tutti morti.
La storia non finisce qui. Abbiamo cercato su internet notizie su questo Luogotenente
postunitario, del dodicesimo fanteria di stanza a San Marco. Niente di niente. Alla
voce Saverio Manfredi compare invece immediatamente sia la foto che notizie riguardanti
lui e la sua famiglia. Ci sentiamo quindi di concludere, in accordo con il nostro
sindaco: "Garnieri ... Garnieri ... ma chini cazzu era?!"
San Marco Argentano, 7 luglio 2017
Paolo Chiaselotti
La presenza delle truppe a San Marco era dovuta alla legge Pica per la repressione
del brigantaggio (nel 1865 già estirpato), ma soprattutto per il controllo
politico dello stato preunitario. L'episodio è esplicativo dell'arroganza
e degli arbitrii che spinsero lo stesso Garibaldi a protestare contro l'applicazione
della legge Pica. Le persone citate in delibera erano tutte ferventi patrioti che
profusero le loro energie per l'impresa garibaldina e per la nascita del nuovo stato
sabaudo. I loro nomi compaiono tra i consiglieri che conferirono a Dumas e a Fumel
la cittadinanza onoraria.