ERA IL 1° OTTOBRE 1857 ...
Nella ricorrenza di oggi vi sono alcuni fatti curiosi che vale la pena di leggere.
Tra le pagine del registro dei morti del 1857 qualcuno inserì un avviso del sindaco che invitava Pietro Maria Domanico, deceduto da vent'anni, a presentarsi la mattina nella chiesa di S. Francesco per fatti riguardanti il servizio militare di leva! Detta così la notizia appare alquanto incomprensibile o, quanto meno, piuttosto singolare: l'avviso del 1876 era indirizzato ad una persona morta nel 1857. Doveva trattarsi certamente di un errore, nel senso che o Pietro era ancora in vita oppure che il sindaco dell'epoca, Luigi Valentoni, non fosse stato informato della di lui morte. Se vi dicessi che entrambe le cose sono vere non mi credereste. Avreste perfettamente ragione, ma su questa stessa rubrica "ACCADDE OGGI" abbiamo avuto modo di scoprire l'ostinazione di alcuni genitori nel dare ai propri figli lo stesso nome di quelli defunti, e così all'epoca dei fatti esisteva un altro Pietro Domanico vivo e vegeto. Chi compilò l'avviso certamente conosceva la famiglia Domanico, anche perchè il padre di Pietro (di quello defunto e di quello vivo) era una guardia civica, non solo ma una guardia che a suo tempo aveva fatto parlare molto di sé. Ma questo ve lo dirò tra poco, per il momento vi dirò ciò che fece il sindaco, o chi per lui. Accortosi di aver scambiato il Pietro vivo con quello morto non strappò, come sarebbe stato logico, quell'avviso ormai inutile, ma mise quel foglietto piegato a quattro tra le pagine ottantaquattro e ottantacinque, dove era stata registrata la morte del primo Pietro. Che pensiero delicato il suo! per il defunto, per i genitori e anche per i posteri, quasi che quel bambino morto ad un anno di età dovesse continuare il suo cammino sociale e civile tra le carte di un archivio. Forse sto attribuendo a chi conservò quel foglio intenzioni che non aveva, forse dimenticò quel pezzo di carta o forse ve lo lasciò per un eccesso di scrupolo. C'è qualcosa di "magico" in ciò che circonda la breve esistenza di questo Pietro, morto come oggi il 1° ottobre del 1857. Il suo nome completo era Pietro Maria Natale perchè era nato il 26 dicembre del 1856. Esattamente dieci giorni prima della sua nascita, il padre Domenico aveva ottenuto un ambito riconoscimento nientemeno che da sua maestà il re Ferdinando II di Borbone: la medaglia riprodotta su questa pagina. Che cosa aveva fatto di tanto speciale Domenico Domanico per meritare questa medaglia? Arrivati a questo punto sarebbe quasi ovvio concludere con la solita espressione "ma questa è un'altra storia" e rinviare ad altra occasione la narrazione del gesto compiuto dal padre di Pietro, ma mi sembrerebbe davvero crudele avervi portato fino a questo punto del racconto, tralasciando un seguito che -non vi sembri strano- continua fino ai giorni nostri. Insomma Domenico Domanico, classe 1824, era una guardia civica o urbana come si diceva allora, e mentre si trovava in perlustrazione con due gendarmi nel territorio di Fagnano Castello, un bandito sparò contro uno dei gendarmi ferendolo gravemente. Domenico fu pronto a sparargli prima che l'uomo si avventasse sul ferito per finirlo. L'azione gli valse questo encomio trascritto sul retro della medaglia: col malvivente Silves ne' dintorni di Fagnano il dì 16 dicembre 1856 ". Ma perchè la storia continua fino ai giorni nostri? Beh! Il secondo figlio di nome Pietro si sposò, ebbe figli e nipoti, i quali a loro volta si sposarono e ... Oggi Domenico Domanico guida autobus di linea! San Marco Argentano 1 ottobre 2017 Paolo Chiaselotti Ringraziamo il signor Domenico Domanico per averci gentilmente fornito la medaglia del suo trisavolo. A quanti volessero saperne di più indichiamo due pagine con maggiori dettagli: L'albero genealogico Domanico e L'uccisione del bandito Silves |
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