DISCUSSIONE ALLA CAMERA DEI DEPUTATI SUL TRATTO FERROVIARIO DI MAIOLUNGO
SEDUTA DEL 19.12.1875
"Interventi del deputato Micieli e risposte del ministro ai trasporti Spaventa"
Il deputato calabrese Luigi Micieli (Longobardi 1824 - Roma 1906) interviene nel merito dell'approvazione della spesa per la costruzione
della linea ferroviaria che attraversa il nostro territorio in località Maiolungo. Ministro dei lavori pubblici era il senatore Silvio Spaventa.
...
MICELI.
La prego pure di dirmi che si pensa di fare della
galleria di Maiolungo che da molto tempo è stata
interamente abbandonata. L'onorevole ministro ha
promesso che la ferrovia dovrebbe essere consegnata
dal Governo nella prima metà del 1876.
Siamo già alla fine dell'anno 1875 e tutti veggono
quanto sia impossibile che la promessa dell'onorevole
Spaventa venga adempiuta.
Che avverrà poi della galleria, per la costruzione
della quale l'onorevole ministro domandava un anno
di più?
Signori, la condotta del Governo rispetto a quest'opera
pubblica e veramente ingiustificabile, e
coloro i quali sono preposti alla costruzione di essa
danno ragione a pubbliche lagnanze, danno motivo
a lotte che si sono impegnate fra quell'ufficio tecnico
e la popolazione.
Non dico altro per ora e mi riservo di ripetere
più ampiamente le mie proteste a tempo più opportuno.
IL MINISTRO PER I LAVORI PUBBLICI. Io avrei voluto
unirmi cordialmente a tutti i precedenti oratori per
finire questa discussione; ma l'onorevole Miceli
rompe l'armonia e l'accordo in cui si era per rimandare
tutte le questioni a tempo migliore. Egli qui,
mi permetta che lo dica, colle solite sue declamazioni...
MICELI. Domando la parola per un fatto personale.
Sono parole ridicole queste. (Rumori)
PRESIDENTE. Onorevole Miceli, io mi meraviglio
che ella pronunzi della parole cosi sconvenienti. Io
non posso che biasimarle.
MINISTRO PER I LAVORI PUBBLICI. L'onorevole Miceli
ha scagliato delle accuse contro il Governo
come se questo Governo non pensasse proprio che
al male dei suoi amministrati. Non so davvero comprendere
questo fatto. Tutti gli altri deputati della
Calabria, tutti i deputati della Sicilia sono qui a
rendere testimonianza di quello che io fo, di quello
che l'amministrazione fa, per spingere i lavori in
quelle provincie, e viene fuori uno che attacca le intenzioni,
che attacca tutto!...
MICELI. Ma come ? Io...
MINISTRO PER I LAVORI PUBBLICI. Perdoni, onorevole
Miceli. Ella è vittima di un brutto, di uno schifoso
intrigo, il quale è stato ordito in una delle
città delle Calabrie contro gli ingegneri del Governo.
Io ne sono informato. (Vivi segni d'attenzione).
So gli interessi che sono dentro a quest'intrigo,
che non hanno potuto ottenere soddisfazione,
e l'onorevole Miceli è vittima innocente e pura di
un intrigo così.
Ecco la storia delle cose.
Sì, i lavori della diramazione da Buffaloria a Cosenza
non procedono alacremente; anzi posso dire
quasi che sono sospesi. Ma perche sono sospesi?
Sono sospesi per tre ragioni: la prima è che l'impresa
a cui erano accollati ha liquidato (è fallita N.d.R.), ed il Governo
ha dovuto procedere all'esecuzione in danno.
Chi conosce gli affari sa che cosa sia l'esecuzione a
carico di un appaltatore; sa quali difficoltà pratiche
bisogna superare. Bisogna fare una constatazione
di fatto, procedere alla consegna di tutti i
lavori, e questa operazione è stata molto lunga.
Poi bisognava trovare i nuovi appaltatori; e questi
appaltatori è stata la cosa più difficile del mondo a
trovarli. Io sono andato cercandoli dappertutto in
Italia; ma no: bisognava accettarne uno, le cui offerte
sono state respinte dal Governo. (Bravo!)
Ma, mentre parlo, i lavori sono quasi tutti appaltati.
Non sono poi stati spinti più innanzi per un'altra
ragione semplicissima. Io non posso far lavorare
senza denari. La Camera mi ha dato 85 milioni
quest'anno per le Calabro-Sicule, e vada al Tesoro
l'onorevole Miceli, e vedrà a quest'ora quanti pagamenti
si sono fatti; veda se rimane una lira dei
85 milioni. (Benissimo!)
Ma a spingere più innanzi i lavori bisognava pagarli. Dove li prendeva io questi denari? Chi mi faceva credito? Gli appaltatori di Cosenza?
V'è poi una terza ragione egualmente seria.
II Ministero, riavuto il lavoro nelle mani, avendo
potuto affidarlo ad uno dei più bravi ingegneri, il
quale nell'apertura di altri tronchi ha dato prova
della sua bravura (e con ragione, dico così, perché
questi tronchi che si sono aperti risultarono di
spesa poco superiore ai preventivi; e chi conosce
quali sono i risultati dei preventivi delle Calabro-
Sicule puo intendere l'importanza di questo fatto).
il Ministero avendo potuto mettere alla testa di
questi lavori speciali un distinto ingegnere, questi
mi ha proposto delle varianti per la diramazione
di Cosenza che tenderebbero a diminuirne la spesa
di un milione, e di più ad evitare la galleria di
Maiolungo; il che sara un benefizio, non solo per
l'erario, ma anche per quella provincia, perché
la strada potra compiersi molto tempo prima che
non si potrebbe se si dovesse eseguire la galleria di
Maiolungo, la quale, oltre ad essere difficilissima,
ha una lunghezza di quasi due chilometri.
Nelle circostanze che ho esposto l'onorevole Miceli
avrebbe fatto come ho fatto io. Se egli pensa
diversamente, si è perché non conosce l'andamento
delle cose; ma se lo conoscesse, sono sicuro che
non avrebbe fatto diversamente di quello che ho fatto io,
e non sarebbe venuto qui con parole accese e violenti
a fare dei rimproveri che io sento proprio di non meritare.
(Bravo!)
MICELI. Assicuro l'onorevole ministro e la Camera
che io non sono vittima di intrighi, perchè fra me
e gli intrighi esiste una forza repulsiva così potente,
che è impossibile che io mi trovi nella loro
sfera di azione. Ne sia sicuro l'onorevole ministro,
ed una prova gliela darò in questa circostanza.
L'onorevole Spaventa sa che a Cosenza vi è stata
una solenne denuncia contro l'ufficio tecnico della
ferrovia. Ho forse io parlato, onorevoli colleghi, di
questa denuncia? Ho forse io alluso ai denuncianti,
ho detto forse che abbiano ragione o torto? Non
ho detto sillaba su questo particolare, e lasciamolo
da parte.
Signor ministro, io non sono vittima di nessun
intrigo. Io sono venuto da Cosenza da un mese
circa; e sino ad un mese fa ho potuto udire con le
mie proprie orecchie dagli stessi amici ed impiegati
del Governo le più acerbe lagnanze pel modo inaspettato
con cui procede la costruzione della ferrovia.
Queste lagnanze, lo ripeto, sono unanimi.
Non vi è nessuno a Cosenza il quale non riconosca
che la costruzione della ferrovia è condotta in un
modo deplorevole.
Non mi stancherò di far rilevare all'onorevole
ministro ed alla Camera che non vi può essere un
argomento più evidente, più sicuro per dimostrare
il mio assunto, di quello che sia il nulla che si è
fatto per questa ferrovia negli ultimi sei mesi; che
non esiste migliore argomento di quello che deducesi dal fatto
che durante questo tempo si sono
spese soltanto 75.000 lire. (Oh! oh!)
Io ho saputo da ingegneri che gli stessi lavori costati
75,000 lire non ne valgono 30,000, perché l'ufficio
tecnico aveva stipulato dei contratti molto
peggiori di quelli che erano stati stipulati con la
Banca milanese di costruzioni; e se l'onorevole
ministro ne chiederà conto a Cosenza, ne avrà delle
prove che lo persuaderanno di questo e di altri
fatti ben gravi.
Se la Banca milanese di costruzione, la quale aveva
pattuito un prezzo limitatissimo, spendeva 10,
per esempio, l'ufficio tecnico governativo, che le è
succeduto, per la smania forse di spendere meno, ha
seguito tali vie, da essere condotto a spendere il
doppio o quasi. Con le 75,000 lire non ha potuto
farsi che un saggio, ma esso è risultato contrario
agli interessi dello Stato, ed ha prodotto il ristagno
dei lavori.
Ma io diro di più...
Voci a destra. Basta! basta!.
MICELI. Signori, io debbo difendere il mio decoro,
e sostenere la veracità dei miei detti ; debbo difendere
gli interessi dell'erario pubblico (Oh! oh!), e
quelli della mia provincia, gli abitanti della quale
hanno tutto il diritto che i loro deputati ne difendano
la dignità e gli interessi.
L'onorevole ministro dica che aveva a sua disposizione
soltanto 35 milioni di lire, e che questa
somma essendo esaurita fino all'ultima lira, mancavano
i fondi per la maggiore spesa da me reclamata
per la ferrovia di Cosenza.
Voci. No! no! (Rumori)
MICELI. Signor ministro, questi 35 milioni di lire
li avete spesi per tutte le provincie ?
Voci No! no! (Rumori prolungati)
MINISTRO PER I LAVORI PUBBLICI. Parlano e non
sanno quel che si dicano.
MICELI. Io so quel che mi dico, e tanto peggio pel
Governo, se,disponendo di 35 milioni per le sole
ferrovie calabro-sicule, ha commesso l'ingiustizia di
far entrare la ferrovia di Cosenza, in una somma
cosi ingente, per sole 75.000 lire!
Io chieggo all'onorevole ministro che provveda.
Se egli pensa di non aver altro obbligo che di difendere
gli errori dei suoi agenti, faccia come crede, io
ritornerò sull'argomento in tempo migliore.
Monte voci. Non risponda.
MINISTRO PER IL LAVORI PUBBLICI. Non rispondo
PRESIDENTE. Allora rimane approvato il capitolo 142, Ferrovie Calabro-Sicule - Costruzione (spesa ripartita, in lire 20,000,000.)
(È approvato)
...
San Marco Argentano, 19 dicembre 2018
Da " Atti Parlamentari della Camera - Tornata del 19 dicembre 1875"
trascrizione di Paolo Chiaselotti