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ACCADDE OGGI - RICORRENZE DI EVENTI ACCADUTI


ERA IL .. LUGLIO ...



Ho scelto questa data perchè la presenza del numero diciassette nel giorno e nell'anno dovrebbe "portar male". Non per il gusto di sfidare l'imponderabile, ma per la semplice curiosità di verificare se nelle nostre ricorrenze ve ne fosse qualcuna palesemente infausta, ho cercato tra le ricorrenze del giorno diciassette luglio. Per essere certo che la data fosse una di quelle maggiormente considerata portatrice di sventura, ho aggiunto anche un giorno della settimana unanimemente, o quasi, definito "jellatico": il venerdí.
Ebbene posso assicurarvi che ho trovato nel corso dell'intero secolo preso in esame (l'Ottocento, ovvero il XIX dell'era cristiana) quattro felici nascite, tre sole morti, e ovviamente nessun matrimonio, perché il fato non era riuscito a trovare due persone disposte ad avere figli superstiti.

Nella speranza di avervi rassicurato attraverso i dati statistici, voglio però aggiungere qualche considerazione nel merito della superstizione e in particolare sul fatto che ogni fatto che esula dall'ordinario può essere una conferma della "jellaticità" del numero diciassette. Poichè io mi occupo solamente di ricorrenze ho voluto approfondire la ricerca attraverso le persone che in qualche modo hanno avuto parte in questo gioco postumo con la sorte, ove postumo si riferisce com'è ovvio non a me, ma alle persone ormai defunte. Vediamo che cosa ho scoperto.

Il diciassette luglio (era un venerdì) morì una ragazza di soli dodici anni. Si chiamava Aquila, anche se l'ufficiale dello stato civile di Sammarco, che ne registrò ... l'ultimo volo, diluí l'aggressività in un'Acquila che avrebbe indotto al sorriso quanti ebbero l'opportunità di aprire quel registro. Forse lo fece perchè non gli parve adatto il nome di un rapace abbinato al tenero cognome della defunta: Cardellino.

Però ... però, leggendo bene le carte ho scoperto che forse qualcosa di vero ci deve essere dietro il numero diciassette e la sua infausta presenza.
il 17 luglio di un anno con finale diciassette fu trascritta la morte di un signore, di cui non faccio nè nome nè cognome dicendo solo che entrambi appartennero ad un famoso personaggio storico che volle sfidare non la collera divina, ma quella più terrena dei successori di Pietro. Insomma il nome della persona di cui sto parlando coincideva in tutto con l'autore di uno scritto molto famoso sulla storia della Chiesa. Bene, voi vi chiederete, dov'è la sventura in tutto questo? Morire il 17 o il 18 o il 19 o in qualunque altro giorno di un anno che termina con il numero diciassette non è indice di alcuna particolare jella: tutti dobbiamo morire. Questo è vero, ma morire proprio a Viterbo, la città dei papi, qualche dubbio ti viene. O no?! Chiudo qui la storia, perché a fare sciocche sfide in bilico ad una corda non conviene a nessuno. Nè alla famiglia che volle ritentare la sorte perdendo ancora una volta, nè all'autore di questa ricorrenza, che ha deciso di pubblicare la storia nella tarda serata del diciotto, avendo riscontrato alcune curiose coincidenze con il personaggio storico sopra non citato.
Posso assicurarvi che sono razionalista e assolutamente non superstizioso, tuttavia ...
Avissima fa' cazzu!

San Marco Argentano 18 luglio 2017 (tarda serata)

Paolo Chiaselotti


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