ERA IL 10 SETTEMBRE 1882 Non abbiamo alcun documento che ci informi su cerimoniali e festeggiamenti dell'epoca ma i più anziani possono raccontare come si festeggiassero i matrimoni nelle contrade rurali: poco o nulla era cambiato nei decenni successivi, almeno fino agli anni cinquanta. Anch'io ricordo, quando poco più che decenne, partecipai ad un ricevimento nuziale in contrada Valentoni: feste semplici, con grande abbondanza di pasta, carne, vino, liquori fatti in casa, dolci e balli. Anche battute salaci rivolte agli sposi che non ero in grado di interpretare data l'età. Il mio compito non è quello di parlarvi delle feste, ma di presentarvi gli sposi, come se li avessimo qui in mezzo a noi, con nomi cognomi, indirizzi e parentato. Iniziamo dalla sposa. Dopo una settimana avrebbe compiuto ventitre anni, un'età abbastanza matura per quei tempi, assieme al fratello Raffaele, suo gemello. Erano figli di Gennaro Russo e di Carolina Tutaglio, lui un mulattiere già vedovo della prima moglie da cui aveva avuto tre figli, e padre di altri sei. Apparteneva ai cosiddetti Malafarina della Portavecchia o quartiere Santomarco, ma poi si trasferì in campagna, prima a Pirizito, poi a Mancacastagna. La moglie Carolina era anche lei cittadina, era nata a Capo delle Rose. Lo sposo, Francesco Siciliano, era nato il ventisette maggio del 1854, a San Marco, in contrada Valentoni. I genitori erano entrambi di Paola: Vincenzo Siciliano e Isabella Patitucci, morta a trentacinque anni nel 1871, pochi mesi dopo aver partorito la figlia Angelina. Vincenzo, vedovo con sei figli si risposò con Maria Rosa Tramontana da cui ebbe una figlia e un figlio. La nuova famiglia continuò ad abitare in contrada Valentoni. Gli sposi ebbero la prima figlia, che vollero chiamare Angiolina (in memoria delle due sorelle di lui entrambe morte prematuramente), nel 1883 in località Manca Castagna, probabilmente per essere assistita al parto nella casa materna. Due anni dopo, invece, troviamo che la coppia abitava in contrada Valentoni, dove nasceranno il secondo figlio Salvatore e nel 1887 il terzo figlio Vincenzo. Nuovamente, due anni dopo, gli sposi abitavano a Manca Castagna, dove nacquero Camillo nel 1889 (emigrato in Brasile), Angiolina (un nome segnato dal destino! segno che la prima era morta) nel 1891 e Silvio nel 1894 (disperso nel 1916 durante la I guerra mondiale). Gli ultimi due figli della coppia, Maria e Luigi nacquero a Porcagresta rispettivamente nel 1897 e nel 1899. Vincenzo, Camillo e Luigi daranno origine a tre distinte famiglie, che di fatto rappresentano gli ascendenti dei tanti Siciliano presenti in Italia e di quelli emigrati. Dai collaterali del capostipite paolano, che si chiamavano Antonio e Salvatore, anch'essi nati a Paola, e dai collaterali del nostro sposo Francesco non vi saranno discendenze maschili giunte ai nostri giorni. San Marco Argentano, 10 settembre 2017 Paolo Chiaselotti Per saperne di più vedi Siciliano (ceppo maggiore) e Russo (ceppo1). |
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