ROCCO
La bella foto in alto è un documento storico perchè ritrae alcune generazioni di un'importante
famiglia di San Marco, della quale oggi resta solo una targa viaria che ricorda un membro della famiglia:
Raffaele Rocco, sacerdote, vissuto a San Marco fino alla sua morte, avvenuta nel 1945,
e l'epigrafe in latino sulla facciata della chiesa di San Marco Evangelista, in ricordo del restauro da lui
promosso nel millenovecentoventisette.
Il caso ha voluto che la foto mi fosse consegnata proprio ieri da una discendente, che, nel ritornare a Roma da una
vacanza in Sicilia, ha deciso di passare per il paese in cui era nato il padre, Fabio Massimo Rocco, per
consegnare questo bel ricordo. E oggi, guarda caso, ricorre proprio l'anniversario della nascita del predetto
sacerdote nell'anno milleottocentottantatre.
La gentile signora, la dottoressa Marialuisa, ha voluto che la figlia e la nipote vedessero i luoghi dove
si alternarono più generazioni, dalla casa al vico Raffaele Rocco, lungo via Roma, sul lato opposto
alla chiesa di Santa Caterina, alla chiesa parrocchiale, alla cattedrale. Poiché il paese non è
affatto cambiato, le nuove generazioni hanno potuto posare lo sguardo su tutto ciò che fu per lunghi anni
teatro di vita della famiglia Rocco.
Io posso aggiungere solo quanto ho avuto modo di leggere nell'archivio comunale, dalle deliberazioni riguardanti
l'antenato Nicola e il figlio di questi Luigi. Nicola Rocco era nato sul finire del Settecento ad Amantea e
la sua prima presenza a San Marco è documentata nel 1826, l'anno in cui nacque la figlia Francesca
Domenica. Il domicilio è lo stesso in cui famiglia continuerà ad abitare fino al Novecento.
Nicola probabilmente era a servizio presso la curia: negli atti il suo nome e quello della moglie De Bernardo
o Bernardo Maria Gaetana sono sempre preceduti dal don riservato a persone benestanti. La coppia era giunta
a San Marco con un figlio, Raffaele, nato forse ad Amantea intorno al 1821. Dall'atto di
morte avvenuta nel 1881 sappiamo che Raffaele divenne sacerdote, mentre il solo figlio maschio che
diede continuità al cognome fu Luigi, nato nel 1832.
Luigi svolgerà funzioni di sostituto cancelliere e vicesegretario e il suo nome ricorre in varie
deliberazioni riguardanti sia le nomine e gli incarichi professionali e sia l'assegnazione in enfiteusi
di due stanze con annesso giardino del vecchio seminario (attuale edificio Talarico-Maierà nei
pressi del Duomo, all'imbocco di via Roma).
Luigi si sposò due volte. Con la prima moglie Carmela Perrotta, morta probabilmente al parto,
ebbe un figlio, Carlo Nicola. Si risposò con Camilla Marchese, nel comune di nascita di lei,
dopo due anni circa e dall'unione nacquero nove figli, di cui quattro maschi. L'ultimo di essi è
qual Raffaele, sacerdote, sopraricordato, preceduto da Nicola e Ferruccio, di cui ignoriamo la vita,
e da Francesco, al centro della foto soprastante con la moglie Luigia Giuseppina Marsiglia.
Le ultime notizie che abbiamo di questo ceppo a San Marco sono le nascite di tre figli di Francesco e
Luigia: Luigi, Annina e Fabio Massimo, poi la famiglia si trasferì altrove.
Delle figlie di Luigi sappiamo che Maria Saletta si sposò con Luigi Ambrosio di Cosenza, vissero
per un certo periodo a San Marco dove nacquero tre femmine e due maschi, mentre Maria Raffaela sposò
Benedetto Milone di Roma, dove morì negli anni Settanta.
Ma è proprio dalla foto d'apertura che sappiamo quale fu il futuro di Francesco della moglie e dei figli con le
rispettive moglie e i vari nipoti ... e tra questi la gentile dottoressa Marialuisa, che ha voluto
dare un contributo prezioso a questa pagina di storia sammarchese.
Nutro la speranza che MariaLuisa voglia un giorno raccontare il prosieguo della storia.
Paolo Chiaselotti
San Marco Argentano, 24 agosto 2020