MUNGO. Il venti luglio del 1821 -esattamente due secoli fa- nacque a San Marco, in un quartiere chiamato Puzzillo, il primogenito di Raffaele Mungo e di Maria Saveria Bruno. Fu battezzato con il nome di Giuseppe Maria e morì a sette anni di età. La coppia, che ebbe altri cinque figli, non si era sposata a San Marco, per cui non sappiamo con certezza se prima di Giuseppe ci fossero state altre nascite. Non avendo, però, trovato matrimoni o decessi di figli nati altrove, dobbiamo desumere che Maria Saveria Bruno si sia trasferita subito dopo il matrimonio dal suo paese di origine (forse Ioggi) a San Marco, dove il marito esercitava l'attività di pellaro. Maria Saveria negli atti di nascita dei figli è appellata con il titolo di "signora", termine che veniva usato solo per famiglie benestanti. La genealogia dei Mungo (furono registrate varie persone con questo cognome) è alquanto complicata, in quanto pur in presenza di individui con lo stesso nome non abbiamo documenti che attestino trattarsi della stessa persona. Un fatto è certo: quasi tutti abitarono nel quartiere predetto del Puzzillo, corrispondente all'attuale via Giulio Ario Tarrutenio, situato, quindi, nella zona sud-orientale del paese, e quasi tutti esercitavano l'attività di conciatori. Alcuni erano calzolai. Tra gli apparentamenti troviamo quello con un altra famiglia di conciatori di pelli, i Talarico. Siccome i cognomi non compaiono in documenti risalenti al XVII secolo o precedenti, dobbiamo supporre che entrambe le famiglie, Mungo e Talarico, provenissero da altri comuni. Non sappiamo quali, ma in due casi, uno un vanghiere e un altro un calzolaio, i rispettivi atti di morte riportano come comune di nascita rispettivamente Figline e Cassano. Il cognome Talarico, scritto anche Tallarico, ha la sua maggiore diffusione nel Catanzarese e, nella nostra provincia, San Giovanni in Fiore. Analogamente anche il cognome Mungo ha un forte nucleo nella provincia di Catanzaro, per cui dobbiamo ritenere che l'origine più remota di entrambi i cognomi sia proprio l'area della Calabria che va da quest'ultima provincia fino a Crotone. Il fatto che non abbiamo documentazioni sufficienti per attribuire a questo o a quell'individuo l'appartenenza al ceppo principale rappresentato dal predetto Raffaele Mungo mi ha indotto a considerare alcune discendenze e un matrimonio con relativa prole in forma dubitativa. Tuttavia la presenza di nomi come Chiara e Teresa, non rari ma senz'altro non comuni come molti altri, mi ha fatto propendere per un allargamento del ceppo originato da Raffaele e da Maria Saveria Bruno ad un ramo nato con molta probabilità dal matrimonio di Antonio, figlio di questi ultimi, con una tale Maria Antonia Argento di cui ignoriamo tutto. Di Antonio sappiamo che fu consigliere comunale e che, erroneamente cancellato dalla lista degli aventi diritto al voto (erano in tutto settantatre!) nel 1875, venne reinserito l'anno successivo per aver i requisiti prescritti di "censo e qualità". Apparentemente non collegabili al predetto albero genealogico, attraverso vari atti di morte e di matrimonio ho trovato altre nove famiglie, tra le quali quella apparentata con i Talarico, e un Mungo originario di Cervicati. Il cognome Mungo compare anche nella Cronistoria di Salvatore Cristofaro, che cita un fatto di sangue narrato da Luigi Maria Greco negli Annali di Calabria del 1806. Si tratta della carneficina di quindici cacciatori tutti di Cervicati, tra i quali compaiono i nomi di Andrea, Raffaele e Saverio Mungo, compiuta da alcuni ex-sanfedisti, capeggiati da un tal Golia, nei pressi di Casello (probabilmente la contrada ai confini di Roggiano, detta poi Casello dei Morti). Negli anni che vanno dal 1877 al 1878 il cognome fu legato ad una località prossima alla contrada Maiolungo, denominata colle Mungo (nella foto in alto), dove era in corso la costruzione della linea ferroviaria e dove furono registrati i decessi di undici persone, tutte provenienti da altri comuni, tra cui due donne e un bambino di otto anni, impiegati in qualche modo nei lavori. Poichè il cognome non venne più registrato dopo gli anni Settanta dell'Ottocento è difficile stabilire quali possano essere gli ascendenti dei Mungo tuttora presenti a San Marco Argentano. Vedi albero genealogico Mungo San Marco Argentano, 20 luglio 2021 Paolo Chiaselotti |
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