MICIELI Entrambi i signori che compaiono in questa pagina sono sanmarchesi ed entrambi hanno cognome Micieli, eppure nella loro storia familiare nessuno dei due ha mai saputo di una comune origine che noi siamo riusciti a trovare dai documenti d'archivio. Apriamo una piccola parentesi per spiegare come, spesso, alcune "ricerche" araldiche attribuiscano a questa o quella famiglia illustri progenie e nobili ascendenze, basandosi sul semplice cognome, che, appartenuto ad un cavaliere, ad un marchese, ad un santo o ad altro illustre personaggio, dovrebbe appartenere genealogicamente ad una famiglia di oggi. Ovviamente la ricerca comporta una spesa, piccola o grande, un blasone nobiliare farlocco, e un salto generazionale di duecento e più anni. Le nostre ricerche che non tendono a glorificare alcuno, ma hanno il solo scopo di fornire una documentazione sulle famiglie interessate, partono da progenitori vissuti nel Settecento (alcuni nel Seicento), ma per la maggior parte dei casi nell'Ottocento, fino all'anno 1900 (per alcuni siamo andati ai primi anni del secolo). I discendenti, in tal modo hanno la possibilità di scoprire che nelle nostre ricostruzioni vi sono i loro antenati (nonni o bisnonni). Nei casi di discendenti molto giovani può accadere che essi non trovino alcun nome a loro noto: ci dispiace, ma le nostre ricerche si fermano purtroppo a cento anni addietro, un tempo genealogicamente breve ma per alcuni molto lontano! Ritorniamo ai nostri Micieli che in origine si chiamavano Miceli, senza quella inutile "I" che li rende una minoranza nel panorama genealogico italiano. L'origine dovrebbe essere San Fili, stiamo parlando della fine del XVIII secolo, con un successivo spostamento a Bisignano e un definitivo approdo a San Marco. I capostipiti di una vasta diramazione parentale furono Andrea Miceli e Marianna Maltese, nati nella seconda metà del Settecento ed entrambi morti a San Marco rispettivamente nel 1817 e nel 1825 nella contrada Acquafredda. Ebbero almeno tre figli registrati alla morte negli atti dello stato civile: Pietro (nato intorno al 1780 probabilmente a San Fili), Francesco Saverio (nato a San Fili nel 1790 circa) e Vincenzo (1797 circa a Bisignano). Pietro e Vincenzo originarono due distinti ceppi e avendo avuto undici figli il primo e dieci il secondo le diramazioni parentali si estesero attraverso successive generazioni e matrimoni, contando nel corso dell'Ottocento oltre centotrenta nascite e quasi trenta unioni. Per lunghi anni i Micieli abitarono le contrade tra esse limitrofe Acquafredda, Santopoli, Santa Venera, Ponticello. Nuclei successivi li troviamo anche a Testoli, Valle Sala, Scarniglia, Matina e anche nel centro storico e Riforma. Va tenuto presente che spesso le dimore erano quelle di nascita e/o residenza delle mogli, ma in ogni caso rimane per tutto il secolo XIX una costante presenza di famiglie Micieli nella predetta area prossima a Santopoli. Varie annotazioni a margine degli atti di nascita, di matrimonio e di morte, ci dicono che alcuni di loro eramo emigrati. Abbiamo avuto contatti e abbiamo conosciuto personalmente alcuni discendenti di queste persone emigrate, e grazie a loro abbiamo saputo storie belle e altre tristi, tutte comunque che cratterizzano una interessante presenza di contadini e artigiani, con intrecci parentali che i più giovani (ma anche alcuni anziani) ignorano completamente. Un'ampia documentazione delle diverse discendenze e degli apparentementi, assieme ad altre notizie e foto sui Micieli, si trova sul sito L'Ottocento dietro l'angolo. Il cognome Miceli è un patronimico che trae origine dalla dizione siciliana del nome Michele, acquisito probabilmente attraverso il francofono Michel giunto nell'isola con i Normanni o gli Angioini. Miceli sono i baroni di Serra di Leo nella vicina Mongrassano. L'aggiunta della I nella forma Micieli è dovuta alla trascrizione sillabica del suono CH francese: Mi, -ci-, e, li Altri cognomi simili come De Michelis e Micheli derivano invece dalle voci più antiche del nome biblico conservate nelle traduzioni della maggior parte delle lingue europee compreso il napoletano Miche'. Un'antica contrada di San Marco Argentano, Santu Mieli/u, sottostante il Vescovado, era probabilmente una contrazione del nome Michele. Dalle predette voci abbiamo rispettivamente i cognomi derivati Micelotti/Micelotta e Michelotti/Michelotta. |
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