INDICE GENEALOGIE
Particolare con Maria Maddalena nel quadro "La Deposizione" di autore ignoto, chiesa di Santa Caterina, San Marco Argentano (XIX secolo?) L'occasione per parlarvi di questo cognome, anch'esso come tanti altri ormai scomparso da San Marco Argentano, si è presentata in un pomeriggio di luglio di quest'anno, quando vidi due turisti mentre fotografavano la suggestiva scala di Maria Giulia. Nulla di eccezionale nel fatto che si fossero fermati a catturare uno scorcio del paese entrato a far parte del paesaggio locale, ma la curiosità di scoprire da quale parte del mondo arrivassero e il motivo per cui avessero scelto San Marco Argentano mi spinse a commentare la loro scelta fotografica con il pretesto per un colloquio. Dopo il loro apprezzamento abbastanza prevedibile sulla disposizione dei fiori lungo la scalinata, chiesi se avessero le loro origini a San Marco Argentano. Sì, mi rispose il turista in un italiano intriso di spagnolo, il mio bisnonno materno era nato qui. Bene, gli dico con quella faccia tosta che mi aiuta sempre a scoprire nuove storie in un paese che lentamente sta perdendo la propria, qual è il cognome? Maddalena, si chiamava Maddalena. Ah, gli rispondo è un cognome ormai scomparso, ma un tempo era abbastanza diffuso. Se non ricordo male l'antenato capostipite era mulattiere aggiungo con la naturalezza di chi sta parlando del vicino di casa. Era nato nel Settecento, se non ricordo male, a Paola, un paese della costa, continuo, mentre lui e la signora che lo accompagna mi chiedono cosa fosse un mulattiere. Gli spiego che era un trasportatore di merci con i muli, anche se per me era una sorta di cavaliere, perché avevo conosciuto per la prima volta mulattieri e carrettieri, i cosiddetti 'vetturali', quando avevo appena sei anni, e il loro carattere, il modo di agire e di farsi largo in mezzo alla gente stando seduti di sghembo sul proprio mulo o ritti come l'auriga di Delfi su un carro dalle ruote enormi, mi incutevano un terrore tale da evitarli anche quando erano appiedati e anche se di un solo palmo più alti di me. Il contrasto tra la figura gentile e raffinata che mi stava davanti e l'immagine di un antenato con le briglie in mano che faceva schioccare la frusta era davvero stridente. Gli chiedo qualche notizia in più sul suo antenato, ma mi confessa di sapere ben poco della storia familiare tranne il cognome. Non ricordava neppure il nome dell'avo. Peccato, gli dico, vi avrei fatto visitare i luoghi dove i vostri antenati erano nati e vissuti. Questo è stato il breve colloquio che abbiamo avuto, ma prima di salutarci mi promise che mi avrebbe mandato dati più precisi sulla sua famiglia dall'Argentina, dove i suoi bisnonni erano emigrati. Vengo così a sapere che oltre a Maddalena c'era un'altra famiglia sammarchese tra gli antenati, Ricca, anch'essa di Paola. I bisnonni, entrambi di San Marco, si erano conosciuti e sposati in Argentina. Il colloquio sarà durato meno di un quarto d'ora e si concluse con l'indirizzo e-mail a cui avrebbe potuto inviare i dati mancanti perché potessi ricostruirgli la sua storia familiare, dati che mi arrivarono dopo alcune settimane. Il signor Guillermo Lasarte mi scrisse una lunga e-mail inviandomi tutte le notizie sulla sua famiglia e una foto di Francesco Maddalena. Ho percorso a ritroso la sua storia, integrando l'albero genealogico del ceppo Maddalena che lo riguardava con le date di nascita e di matrimonio dei vari membri e il nome del quartiere in cui erano nati. Grazie all'encomiabile iniziativa del Ministero della Cultura che da alcuni anni ha messo in rete il Portale degli Antenati, è stato possibile estendere la genealogia alle origini, cioè alla cittadina tirrenica di Paola, dalla quale i Maddalena provenivano. In quel paese, noto per aver dato i natali a San Francesco, era nato Domenico Maddalena, colui che possiamo ritenere il capostipite della genealogia sammarchese dei Maddalena, in quanto da lui, bracciale, e dalla moglie Anna Maria Iulianelli, pizzillara (merlettaia, ricamatrice), entrambi nati a Paola sul finire del XVIII secolo, nacquero i sei figli che decisero in età adulta di trasferirsi a San Marco Argentano. Non sappiamo i motivi di questa scelta, ma sta di fatto che intorno agli anni Cinquanta dell'Ottocento, quattro di loro, Antonio, Giuseppe, Nicola ed Angela, si sposarono a San Marco. Probabilmente ad aprire la strada verso questa consistente emigrazione familiare fu Luigi, il maggiore dei fratelli, sposatosi a Paola nel 1839 e trasferitosi con la moglie Angela Maria Caravello di Fuscaldo nel quartiere del Casalicchio, ai piedi della torre medievale, dove nacquero i loro tre figli. Gli antenati più prossimi del signor Guglielmo Lasarte sono Francesco e Filomena Ricca, i cui dati anagrafici sono riportati nell'albero sottostante. Cliccando sulla freccia si possono leggere gli altri discendenti nati dalla coppia in Argentina. Credo che non ci sia bisogno di spiegare perché abbia messo in apertura di questa storia l'immagine della Maddalena inginocchiata, tratta da un dipinto locale. Il cognome Maddalena è un matronimico e ovviamente il nome richiama la più nota figura della narrazione evangelica. S.Marco Argentano, 3 settembre 2024 Paolo Chiaselotti |
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