LIPAROTI.



I lettori più attenti sanno oramai che la scelta dei cognomi di cui propongo occasionalmente storia e genealogia deriva da qualche ricorrenza. Nel caso del cognome Liparoti l'occasione è data dalla ricorrenza della morte di una bambina di pochi mesi, Maria Gaetana Liparoti, avvenuta a San Marco il quattro settembre di due secoli fa.
Dall'atto di morte sappiamo che i genitori si chiamavano Domenico Liparoti e Maddalena Sagula e che abitarono nel quartiere di Sant'Antonio Abate. La bambina, che fu l'ultima della coppia, aveva sette mesi e una fatale coincidenza volle che essa morì al pari delle altre tre che la precedettero nel mese di settembre. Il padre era nato a Fagnano intorno al 1780 da Benedetto e da Isabella Giglio. Rimasto vedovo nel 1831 si risposò lo stesso anno con Maddalena Forte, anch'essa vedova, di San Lauro, rione di Fagnano, dalla quale ebbe due figlie e un maschio. Da entrambi i matrimoni sopravvissero solo i due figli maschi, Vincenzo e Pasquale, che sposatisi continuarono la linea genealogica. I figli nati dal primo matrimonio di Domenico e dal primo matrimonio di Maddalena Forte, rispettivamente Vincenzo Liparoti e Maria Francesca Sansone si sposarono tra loro nel 1834.
Quello di cui abbiamo parlato è uno dei tre ceppi che furono presenti a San Marco nell'Ottocento. Gli altri provenivano da Cetraro e da Bonifati, ma non abbiamo documenti che possano attestare una comune ascendenza.
L'aspetto più interessante è dato da cognome che rientra tra quelli cosiddetti etnici, con riferimento al luogo di provenienza originaria, cioè da Lipari, i cui abitanti ancora oggi sono definiti liparesi o liparoti. Non sappiamo quando, ma certamente nel corso di vari secoli, singoli individui o intere famiglie si spostarono inizialmente sulle coste della Calabria e della Sicilia dando origine a questo cognome e successivamente emigrarono nelle zone interne che offrivano occasioni di lavoro nei settori agricolo e forestale come braccianti, foresi e mulattieri.


Vedi anche Albero Genealogico Liparoti

Nella foto in alto il castello di Lipari, incisore anonimo 1892, Wikipedia

San Marco Argentano, 4 settembre 2021

Paolo Chiaselotti