Indice Genealogie
GENEALOGIE SANMARCHESI


STORINO



L'immagine a fianco è la fotoceramica che compare sulla lapide di Angiolina Storino, nata a San Marco Argentano il 20 ottobre 1887 in contrada Troncone da Antonio e Maddalena Micieli e morta il 10 maggio 1972.
Alcuni di voi si saranno chiesti come io scelga questa o quella ricorrenza e di conseguenza questo o quel cognome. A capriccio.
Credo che sia la giusta definizione delle mie scelte, che dipendono non da un disegno preordinato o da un metodo, ma da sbalzi di interesse. E di umore.
Che poi è l'essenza stessa della vita: si nasce, si vive e si muore, indipendentemente da origini, storia e orpelli vari. Per ciò che riguarda le storie famigliari il cognome ha un ruolo senz'altro decisivo, nel senso che alcuni, chissà perchè, mi incuriosiscono più di altri.
Volete che inizi da quest'ultimo capriccio o dall'immagine della foto? Perchè le due scelte possono portare a storie diverse.
Scelgo la prima strada, quella del cognome. Storino.
Se andassimo a fare una ricerca sulla diffusione di questo cognome in Italia, troveremmo che esso è presente soprattutto nella nostra regione e, in particolare nell'area occidentale.
Da dove potrebbe trarre origine questo cognome che ben poche assonanze ha con i nostri dialetti? Non ho la presunzione di poter affermare una etimologia certa, ma credo di non allontanarmi troppo dal vero affermando che il cognome potrebbe derivare da un'aferesi di Astorino, anch'esso diffuso nella nostra regione e di gran lunga presente rispetto al primo.
L'origine potrebbe essere legata al nome Astore, un uccello rapace simile al falco. Il nome Astore o Astorre non ha origini meridionali, italiane, bensì occitane, cioè del midí della Francia e delle adiacenti valli italiane in cui si parla quell'antica lingua.
Già mi par di sentire i commenti di quanti, sorridendo di questa mia perversa ostinazione, mi attribuiscono il titolo di genealogista del c...!
Magari lo fossi! Almeno potrei affermare di avere una piccolissima cultura in materia. Genealogica si intende.
Invece, essendo un curioso con tendenze compulsive di divulgazione, rischio di far passare per vere informazioni prive di alcuna base scientifica. Infatti ignoro quando questo cognome sia apparso per la prima volta nella nostra regione e chi ne fossero i portatori.
Quello che so è che a San Marco il cognome Storino fu registrato per la prima volta nel 1819 con la nascita di un tal Vincenzo Pasquale Storino in località Acquafredda. I genitori si chiamavano Giuseppe e Nicolina -o Nicoletta- Lecce. Gli stessi avranno altri figli, in contrada Pellara e in contrada Santopoli. Alcuni anni dopo, nel 1824, troviamo la registrazione di nascita di un altro Storino, in località Acquafredda. È figlio di Antonio e di Maria Rosa Occhiuzzi. Sappiamo così che intorno ai primi decenni dell'Ottocento in questa contrada abitarono due famiglie con questo cognome. Da atti successivi sono riuscito a scoprire la provenienza di una di esse: San Fili, che è il comune di origine di un'altra famiglia, Micieli, con cui entrambi i nuclei risultano imparentati.
Nel prosieguo delle ricerche ho trovato che due rami appartenenti al ceppo maggiore, quello originario di San Fili, dimorarono nelle contrade Troncone, Santo Pietro, Facicchio e Feudo l'uno e in contrada Orsomace l'altro.
Poichè si trattava di braccianti agricoli il loro domicilio era legato ai possedimenti delle famiglie per cui lavoravano e la maggior parte delle dimore del tempo erano i cosiddetti pagliari, case di fruste o di mattoni di terra essiccati al sole. È molto difficile, pertanto, ubicare esattamente la dimora, salvo nei casi in cui con il passare degli anni essa sia diventata stabile e l'abitazione sia stata edificata in loco con materiali duraturi.

È interessante l'analisi dei vincoli familiari che negli anni si crearono tra le famiglie e che portarono alla nascita di quartieri caratterizzati dalla presenza quasi esclusiva di quelle famiglie. Un esempio è dato dal rione di Santa Maria sull'estremo sperone roccioso nella parte occidentale del paese.
Suor Clarice Selvaggi, in una sua ode risalente ai primi decenni dell'Ottocento, fa la storia della chiesa che dà il nome al quartiere, ricordando che il tempietto fu eretto a monte del vallone di Santa Venere dai Longobardi. Diruto e circondato da spine e felci fu riedificato dalla famiglia Fera che ne risvegliò l'antica devozione.
In quegli stessi anni è documentata la presenza in loco delle famiglie Storino e Micieli, che divenne stabile nel corso degli anni, come attesta un'edicola votiva con il busto della Madonna, posta all'imbocco dell'antica strada delle marine di ponente. Ancor oggi sagre e feste paesane ruotano intorno a famiglie apparentate con gli Storino, come la sagra della "fresa cunzata" che trae la sua origine dalla presenza in loco del forno Caparelli, il cui titolare era appunto il marito della signora ritratta nella foto.
Un'altra residenza stabile degli Storino, o per meglio di dire di un ceppo di essi, fu la località Troncone, sottostante al paese, in prossimità del fiume Fullone.
Chi erano gli Storino?
In tutti gli atti da noi esaminati risultano coltivatori e braccianti agricoli. Abbiamo trovato tre ceppi distinti, tutti comunque provenienti dall'area San Fili Rende. Il ceppo maggiore trae origine da Francesco Storino e Vittoria Figlina, entrambi nati a San Fili nella seconda metà del Settecento e morti a San Marco sul finire degli anni Trenta dell'Ottocento. Dai registri dello stato civile risulta che ebbero un solo figlio, Antonio, sposato con Maria Rosa Occhiuzzi(*). Due figli della coppia, Michele e Pasquale, diedero origine ai due rami maggiori visibili nell'albero 1 in basso.
Il secondo ceppo che ha come capostipiti Giuseppe e Nicoletta potrebbe derivare dagli stessi progenitori sopracitati, cioè Francesco Storino e Vittoria Figlina. Il terzo, proveniente da Rende e presente in contrada Sant'Onofrio, ha conservato nel paese di origine il cognome dialettizzato Sturino, qui trasformatosi in Storino.
Da una delibera consiliare risalente al 1876 risulta che Pasquale Storino (marito di Anna Maria Lo Gatto - ceppo 1) chiese in enfiteusi un suolo pubblico in località Santo Pietro per edificarvi la propria abitazione pagando tre lire e impegnandosi ad allargare la strada attigua e di affrancare il canone entro cinque anni.


Sotto, l'albero genealogico dei tre ceppi Storino. Vedi anche pagina sulla famiglia.

* In alcuni atti Maria Rosa Occhiuzzi è registrata con il cognome Vilardina. L'errore deriva dal nomignolo con cui era chiamata, perché figlia di Bernardo, ovvero Vilardo in forma dialettale. Anche alla suocera di lei, cioè Vittoria Figlina, moglie del capostipite Francesco, nell'atto di morte del figlio Antonio le fu attribuito erroneamente il cognome Trifilio, invece di Figlina. L'errore in questo caso fu dovuto all'accostamento fonico dei due cognomi e al fatto che esisteva una Vittoria la cui madre aveva cognome Trifilio.
I due errori sopracitati sono spiegabili col fatto che i nomi dei familiari erano dati verbalmente dai dichiaranti ed il controllo era affidato alla solerzia dell'ufficiale di stato civile nella ricerca dei dati esatti, ma il più delle volte alla conoscenza diretta delle persone o ... alla memoria!

San Marco Argentano, 27 ottobre 2018

Paolo Chiaselotti


Albero genealogico Storino

Alberi genealogici Storino

"GENEALOGIE" e "ACCADDE OGGI" sono due rubriche curate da Paolo Chiaselotti
Up
LA STORIA LE STORIE

RACCONTA LA TUA STORIA
info@lastorialestorie.it