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ERA IL 19 MAGGIO 1918 ... A SAN MARCO ARGENTANO



Era il 19 maggio del millenovecentodiciotto, esattamente 99 anni fa, quando a San Marco si seppe come era morto realmente Giuseppe o Joe come era chiamato ad Egg Harbor dove era emigrato in cerca di fortuna. Egg Harbor è una piccola città della Contea di Atlantic, nel New Jersey, e in quegli anni stavano sorgendo nuovi quartieri. In uno di questi, Pleasantville, trovò lavoro Giuseppe come manovale: una vera fortuna, doveva occuparsi del prelievo della sabbia, facendo accostare i camion da caricare sotto un enorme deposito di rena.
Oggi Pleasantville è nota perché ha dato il nome ad un film in cui i colori appaiono solo in alcune circostanze quasi magiche in una città tutta in bianco e nero. La storia di Giuseppe Joe vede, al contrario, spegnersi quel ricordo di colori che portava negli occhi e nel cuore: le mille sfumature di verde, le rosse terre, i gialli delle ginestre e dei campi di rape ormai alla fine. Quei caldi colori furono sbiaditi dai pianti della partenza, dai fumi del treno e da quell'enorme, interminabile blu che lo perseguitò per tutta la traversata da Napoli a Long Island.
Quando fu in America gli riappervero i colori che in qualche modo gli ricordavano la sua terra. Accettò a malincuore quel lavoro che lo faceva sentire piccolo e indifeso sotto quella montagna di sabbia, che a volte percorreva scivolandovi lentamente per recuperare qualcosa che vi era volato. Sotto di lui, da un lato un profondo fossato e dall'altro la strada sterrata percorsa dai camion che, come formiche, caricavano un'infinitesima parte di quel gigantesco ammasso di rena.
Era giovedì quel giorno, un giovedì di agosto. Il 1915 fu un anno molto caldo. Giuseppe Joe si asciugò il sudore con il fazzoletto colorato che portava legato al collo. Il camion arrivò in quel momento sollevando una nube di polvere e di terra. Giuseppe Joe mise un piede in fallo e scivolò nella buca. Pensò stupidamente di aggrapparsi al fazzoletto che teneva in mano e quelli furono gli ultimi colori che vide, assieme all'azzurro del cielo, poi lentamente, inesorabilmente, la sabbia gli rovinò addosso seppellendo Giuseppe Joe Soda di anni 22 nato a San Marco Argentano nella provincia di Cosenza da Vincenzo e da Fortunata Serravalle nella contrada Valle della Vecchia. Lo trovarono dopo alcuni giorni. La ditta E.Adams provvide ai funerali di quello sfortunato ragazzo che fu sepolto a Pleasantville.
Il comune di origine tre anni dopo, come oggi, trascrisse nei propri registri il documento ufficiale del decesso.

Nella foto abbigliamento di ragazzi nel primo Novecento. I giovani ritratti non sono protagonisti di questa storia
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